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Il tempo libero, professione del futuro

In un mondo in cui molti dei lavori che svolgerà la prossima generazione non esistono ancora, c’è un settore che rappresenta un’ottima occasione per fare impresa – È nato così alla SUPSI il Bachelor in Leisure Management – Ne parliamo con il responsabile Alessandro Siviero
Foto da pexels.com
Diana Da Costa Santos
Diana Da Costa Santos
15.04.2021 08:07

Occupare il proprio tempo libero è da sempre per l’uomo l’attrazione principale intorno alla quale gravitano i propri giorni. Oggi questo settore però affronta sempre più ostacoli.
«Al di là delle sfide poste dalla situazione attuale, – ci spiega Alessandro Siviero, Responsabile del Bachelor in Leisure Management del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI - il leisure è sottoposto a due importanti cambiamenti: il primo è la crescente competizione delle imprese per occupare con prodotti e servizi il nostro tempo libero (paradossalmente percepiamo di averne sempre meno a disposizione proprio per questa ragione). Questa situazione comporta, dal punto di vista del consumatore, una serie di nuove opportunità di servizi e, per il mondo delle imprese, la necessità di nuove competenze per affrontare la situazione con professionalità e visione. La seconda sfida è la crescente integrazione fra le attività che compongono il settore: lo Sport, il Turismo, l’Arte, la Cultura e l’Entertainment possono essere soltanto studiati e approcciati, dal punto di vista imprenditoriale e manageriale, con un pensiero sistemico che vede questi settori integrarsi sempre di più e generare nuovi spazi imprenditoriali».

Lavorare nel settore del tempo libero è per questo una grande opportunità lavorativa e si può anche intraprendere una formazione in quest’ambito.

Alessandro Siviero, Responsabile del Bachelor in Leisure Management del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI.
Alessandro Siviero, Responsabile del Bachelor in Leisure Management del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI.

«La nostra offerta è un Corso di Laurea triennale che guarda al settore del leisure in maniera ampia e offre la possibilità di approfondire le tematiche manageriali più rilevanti per il presente e il futuro. La formazione è corredata da un forte rapporto con le organizzazioni del settore, con le quali gli studenti collaborano grazie ad attività specifiche: i progetti sul campo con le imprese e le organizzazioni del Ticino e gli stage che svolgeranno per cinque mesi nel resto della Svizzera e del mondo».

Secondo Siviero, una cosa importante da ricordare è che «Il lavoro che molti degli studenti andranno a svolgere nei prossimi anni, in certi casi non esiste ancora. Il mio stesso ruolo e questo corso di laurea in un settore così specifico, dieci anni fa sarebbe stato impensabile. La capacità di vedere il significato delle proprie decisioni nel lungo termine e di capire le tendenze future diventano, anche per quanto appena detto, estremamente rilevanti».

La sfida pandemica che il settore sta affrontando lascia comunque fermi alcuni punti alla base: «Il leisure non soddisfa un bisogno estemporaneo, ma un bisogno essenziale nella vita di ogni essere umano. Il settore era in crescita prima di oggi e tornerà prepotentemente a esserlo una volta finita questa brutta situazione. La seconda cosa è la necessità di preparazione manageriale specifica per far fronte ai cambiamenti che, fra le altre cose, la digitalizzazione e la sostenibilità stanno chiedendo di apportare. Su questo i nostri studenti sono costantemente concentrati e saranno pronti al momento opportuno per affrontare queste sfide e delinearne di nuove».

La certezza resta dunque nel futuro del settore, che non tramonterà mai proprio per la sua essenzialità nella vita di ogni essere umano.