Sesta edizione

Nuove conoscenze a distanza di un click

All’orizzonte della sesta edizione della Notte Bianca delle Carriere, la pandemia non spezza il legame tra l’Università della Svizzera italiana e le aziende del mondo professionale - Lo scopo è di rafforzare i contatti tra studenti e professionisti, dando speranza per il futuro
© Università della Svizzera italiana
Diana Da Costa Santos
Diana Da Costa Santos
12.11.2020 06:00

La sesta edizione della Long Night of Careers si avvicina, ormai una tradizione all’USI che non si arresta nemmeno davanti alla pandemia. Quest’anno la modalità, per ovvie ragioni, sarà online, ma l’atmosfera che si respira è la stessa di ogni anno.

Per comprendere a pieno il valore della serata e la responsabilità che esso ha nel collegare due mondi non poi così lontani l’uno dall’altro, quello dell’istruzione accademica e quello del lavoro, abbiamo deciso di intervistare i Professori Luca Visconti, Decano della Facoltà di comunicazione, cultura e società, Gianluca Colombo, Decano della Facoltà di scienze economiche, e Antonio Carzaniga, Decano della Facoltà di scienze informatiche.

Il loro ruolo alla Notte delle Carriere non è però solo istituzionale, tutti e tre prenderanno infatti parte attiva all’evento, conducendo loro stessi il gioco all’interno di vari workshop.

«Considero la LNoC una “cerniera” utile, e mai scontata, - ci spiega Luca Visconti - tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Questo evento è inoltre un’occasione di confronto e scambio generazionale, oltre che una formidabile possibilità di “window shopping” per i giovani che si affacciano al mondo della professione».

Luca Visconti - Decano della Facoltà di comunicazione
Luca Visconti - Decano della Facoltà di comunicazione

È il senso di questo evento quello di creare un legame e, per Gianluca Colombo, «la Notte Bianca ha innanzitutto lo scopo di mettere in contatto gli studenti dell’USI con imprese significative a livello svizzero e internazionale. – Infatti – È uno dei molti strumenti che l’USI impiega per mantenere contatti stretti con il mondo del lavoro. Rispetto ad altri strumenti, la Notte Bianca è particolarmente vivace, piacevole e dinamica».

Come sappiamo, nel mondo delle relazioni professionali, anche l’ambiente che ci circonda influenza la portata delle collaborazioni e delle conoscenze, ed è proprio così che «in questo contesto, - ci dice Antonio Carzaniga - l’università fa semplicemente da catalizzatore. In particolar modo credo che l’ambiente familiare e piuttosto informale dell’università favorisca molto i contatti tra studenti e aziende».

Gianluca Colombo - Decano della Facoltà di scienze economiche
Gianluca Colombo - Decano della Facoltà di scienze economiche

Ma la Notte delle Carriere non è un evento che si ferma ad una notte sola, quest’anno letteralmente visto che la sua seconda puntata avrà luogo a marzo sul Campus. Dopo una serata ricca di scambi, ci si porta a casa tante prospettive nuove per il futuro e «gli studenti acquisiranno conoscenze pratiche estremamente utili per posizionarsi sul mercato del lavoro. – afferma Colombo - Le aziende comprenderanno meglio i modi di pensare, i dubbi, le speranze dei giovani che potrebbero essere futuri talenti per le loro organizzazioni».

Lo scopo della serata secondo Visconti è quello di fornire «uno strumento di employer branding e di servizio alla comunità (workshop, mentoring, etc.). Per gli studenti, è un modo non solo per farsi conoscere, ma per conoscersi meglio, testando diverse culture organizzative e settoriali. Per noi docenti, infine, è l’occasione di saldare riflessione teorica e sapere pratico. E un modo per ritrovare alumni nel pieno della loro carriera».

«L’utilità più diretta per gli studenti come per le aziende è il contatto a livello umano. I modi e gli strumenti per cercare e offrire lavoro abbondano, ma sono perlopiù indiretti. Tipicamente le piattaforme online danno accesso a un mare di potenziali contatti che però sono sempre mediati e selezionati. Questo dà indubbi vantaggi ma riduce anche l’esperienza e il valore dei contatti. Credo che la dimensione umana della LNoC e i contatti vissuti di persona siano il suo maggior valore», conclude Carzaniga.

Antonio Carzaniga - Decano della Facoltà di scienze informatiche
Antonio Carzaniga - Decano della Facoltà di scienze informatiche