Storie di pinte

A Claro è nata una birra che viene fatta col cuore

Nel 2020 Michele e Anna Bronner hanno dato vita a La Torascia, basata sulle relazioni sempre più strette che i due hanno intrecciato con artigiani e agricoltori
@photolocatelli.ch
Omar Cartulano
08.10.2022 14:15

Mentre le nostre vite venivano sconvolte dalla pandemia nel marzo 2020, a Claro nasceva una birra in pieno contrasto con quei giorni d’isolamento sociale. Nelle quattro versioni Bionda, Bitter, Torascina e Weizen (cinque, calcolando anche l’edizione speciale Scüra), la birra Torascia è «festa e divertimento». Michele Bronner in testa ha il modello di una birra molto «beverina, che va giù senza problemi spingendoti ad andare avanti a berne un’altra e a farti una serata con quella». «Dopo qualcuna però ci si ferma, eh» scherza la moglie Anna, che col marito gestisce il piccolo birrificio artigianale a conduzione famigliare situato al piano terra della casa in via A Torascia in cui la coppia abita con i figli. Se spesso dietro a una birra artigianale c’è la storia di un gruppo di amici, qui c’è invece una storia diversa dal solito. I figli sono ormai cresciuti e c’è quindi vieppiù tempo da dedicare a un’avventura sempre più professionale: «Io la creo» spiega Michele, di professione falegname «ma Anna mi aiuta per tutto: imbottigliare, comunicazione sui social media, amministrazione...».

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Incoraggiati da conoscenti entusiasti delle prime cotte, i Bronner dalla vendita a privati si sono proposti ad alcune capanne e grotti della regione, attirando sempre nuovi clienti. Fondamentale è stato il passaparola ma nel 2022, col ritorno degli eventi, la birra di Claro ha fatto bella presenza di sé anche a Birre in Capriasca e alla Festa della birra di Medeglia. Un’occasione per Michele per fare conoscere la sua creatura, ma anche per scambiare informazioni con gli altri birrifici: «Mi è sempre piaciuto che non ci siano segreti tra noi e mi trovo molto bene nella rete dei birrifici sopracenerini: la maggior parte sono nati nel segno dell’amicizia, per stare insieme. Perché la birra è quello, non è solo vendite».

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Ai Bronner brillano gli occhi mentre ci parlano della loro «birra fatta col cuore» grazie alla quale intrecciare relazioni ancora più strette con la loro regione, scambiando favori con artigiani e agricoltori. Mentre la produzione cresce (3’200 litri nel 2021, circa 5 mila nel 2022), nel cassetto dei sogni ci sono ancora vari progetti. Intanto la Torascia si distingue anche nell’originalità e sostenibilità degli imballaggi: dalle scatole fatte con avanzi di falegnameria ai sacchetti ricavati dai sacchi delle confezioni del malto.

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