A Claro è nata una birra che viene fatta col cuore

Mentre le nostre vite venivano sconvolte dalla pandemia nel marzo 2020, a Claro nasceva una birra in pieno contrasto con quei giorni d’isolamento sociale. Nelle quattro versioni Bionda, Bitter, Torascina e Weizen (cinque, calcolando anche l’edizione speciale Scüra), la birra Torascia è «festa e divertimento». Michele Bronner in testa ha il modello di una birra molto «beverina, che va giù senza problemi spingendoti ad andare avanti a berne un’altra e a farti una serata con quella». «Dopo qualcuna però ci si ferma, eh» scherza la moglie Anna, che col marito gestisce il piccolo birrificio artigianale a conduzione famigliare situato al piano terra della casa in via A Torascia in cui la coppia abita con i figli. Se spesso dietro a una birra artigianale c’è la storia di un gruppo di amici, qui c’è invece una storia diversa dal solito. I figli sono ormai cresciuti e c’è quindi vieppiù tempo da dedicare a un’avventura sempre più professionale: «Io la creo» spiega Michele, di professione falegname «ma Anna mi aiuta per tutto: imbottigliare, comunicazione sui social media, amministrazione...».

Incoraggiati da conoscenti entusiasti delle prime cotte, i Bronner dalla vendita a privati si sono proposti ad alcune capanne e grotti della regione, attirando sempre nuovi clienti. Fondamentale è stato il passaparola ma nel 2022, col ritorno degli eventi, la birra di Claro ha fatto bella presenza di sé anche a Birre in Capriasca e alla Festa della birra di Medeglia. Un’occasione per Michele per fare conoscere la sua creatura, ma anche per scambiare informazioni con gli altri birrifici: «Mi è sempre piaciuto che non ci siano segreti tra noi e mi trovo molto bene nella rete dei birrifici sopracenerini: la maggior parte sono nati nel segno dell’amicizia, per stare insieme. Perché la birra è quello, non è solo vendite».

Ai Bronner brillano gli occhi mentre ci parlano della loro «birra fatta col cuore» grazie alla quale intrecciare relazioni ancora più strette con la loro regione, scambiando favori con artigiani e agricoltori. Mentre la produzione cresce (3’200 litri nel 2021, circa 5 mila nel 2022), nel cassetto dei sogni ci sono ancora vari progetti. Intanto la Torascia si distingue anche nell’originalità e sostenibilità degli imballaggi: dalle scatole fatte con avanzi di falegnameria ai sacchetti ricavati dai sacchi delle confezioni del malto.