Un mestiere, mille idee

Grazie al vino, la dolce vita passa anche da Giornico

Eliana D’Amato-Marcionetti ha approfittato dell’apertura della nuova cantina della Settemaggio per far convergere le realtà leventinesi nello Swiss Wine Tour
@Carlo Reguzzi
Viviana Viri
11.01.2023 12:00

«Per noi l’accoglienza è qualcosa di fondamentale, cerchiamo di entrare in profondo contatto con il cliente prestando attenzione ai dettagli: dal modo in cui riceverlo, a come farlo sedere alla nostra tavola, trasmettendogli calore, famigliarità. Il vino in fondo è un prodotto semplice, è il modo in cui viene presentato che fa la differenza. Non bisogna essere esperti di vini per fruirne, il cliente che visita la nostra cantina deve potersi immergere nell’esperienza e degustare il nostro vino», ci racconta Eliana D’Amato-Marcionetti della cantina Settemaggio, storica azienda di Monte Carasso di proprietà dei fratelli Marcionetti, che la prossima primavera inaugurerà la nuova cantina di Giornico, già accessibile su appuntamento per visite, degustazioni ed eventi privati.

@Carlo Reguzzi
@Carlo Reguzzi

«Negli ultimi dieci anni lo sviluppo dell’enoturismo in Ticino è stato significativo. La pandemia ha ulteriormente accelerato questa crescita permettendo di riscoprire attività e luoghi dimenticati del nostro Cantone». Da queste considerazioni è nata l’idea dell’azienda di unire vino, cultura e dolce vita ticinese trasmettendo le conoscenze acquisite a Monte Carasso anche alla cantina di Giornico in cui, proprio accanto al vigneto, è stato creato un nuovo locale dedicato alla degustazione. Un progetto già entrato a far parte dello Swiss Wine Tour che intende collegare gli enoturisti con il nostro Cantone e salvaguardare così la bellezza del territorio, permettendo ai fruitori di scoprire luoghi discosti, pieni di vita e carichi di storie.

Giornico è infatti uno dei primi paesi della valle Leventina, situato in una posizione strategica lungo l’asse Nord-Sud, dove un tempo sostavano pellegrini e viaggiatori che percorrevano la storica via del Gottardo. «Proprio in questo luogo, famoso per la Battaglia del 1478, a breve verrà inaugurata la nuova uscita dell’A2 che porterà con sé numerose opportunità di sviluppo e riscoperta del territorio. Giornico porta con sé un’importante valenza storica: circondato da vigneti, è caratterizzato da una piccola isola in mezzo al fiume Ticino, collegata al resto del paese con due ponti romani.

«Sul lato sinistro del fiume si trova il nucleo storico, con le case allineate lungo gli stretti vicoli un tempo appartenute ai viticoltori. Sempre da questa parte del fiume si trova la Torre di Attone, uno degli edifici più antichi dell’insediamento.

«La sponda destra accoglie invece numerosi edifici sacri. Tra questi, la chiesa di San Nicolao, considerata tra le opere più significative del romanico in Ticino. Concedersi una giornata in questo luogo significa immergersi nella natura e ammirare costruzioni ricche di significato. Per questo motivo quello che abbiamo cercato di fare è connetterci con le strutture già presenti sul territorio come i numerosi musei e grotti. Durante questa ricerca abbiamo scoperto numerose realtà ancora poco note ma innovative, lontane dai soliti punti di riferimento che si hanno quando si viene a trascorrere del tempo in Ticino come turista.»

È in questo, ci spiega Eliana, che sta il valore aggiunto. Poter far scoprire ai fruitori un territorio insolito che racchiude realtà come la Fabbrica culturale Baviera (www.fabbrica-culturale-baviera.ch), una vera e propria «fabbrica della cultura». Questo spazio dedicato all’arte contemporanea ospita una galleria d’arte, un museo, una biblioteca e un archivio, concepiti come luogo d’incontro e di scambio, in cui i proprietari Silvio R. Baviera e sua moglie Marietta, originari di Zurigo, hanno realizzato il proprio sogno ristrutturando quella che un tempo era una fabbrica di tessili. Oppure come il piccolo museo “La Congiunta” (www.lacongiunta.ch) dedicato allo scultore Hans Josephson. Senza dimenticare realtà come l’azienda agricola Lucchini che, coi suoi prodotti, racconta un’altra parte della storia ticinese.

«Lo Swiss Wine Tour che abbiamo pensato» conclude Eliana D’Amato-Marcionetti, «connette tutte queste realtà in modo da creare un’esperienza a tutto tondo che unisce vino, cultura e dolce vita ticinese.»

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