Ogni mattina, al ristorante Vicania, un paiolo di polenta
In Canton Ticino, fortunatamente, abbiamo parecchi luoghi idilliaci immersi nel verde, discosti dalla frenesia quotidiana del vivere d’oggi, che offrono quella quiete e serenità di cui ogni tanto abbiamo bisogno per rigenerarci.
Uno di questi è l’alpe Vicania situata poco sopra il nucleo di Vico Morcote. Al centro di quest’alpe si trova il ristorante Vicania, facente parte della Tenuta Castello di Morcote. Ai tempi era una fattoria in pietra e poi, dopo un’accurata ristrutturazione, è diventato un ristorante dallo stile rustico-elegante, che può servire 90 coperti interni e 120 esterni.
Da marzo fino a fine ottobre è piacevole pranzare, cenare o semplicemente consumare una merenda con prodotti del territorio, immersi nella natura, circondati da pascoli e con una vista che suscita sentimenti infiniti. In questo quadro bucolico la cucina non può essere da meno e infatti, grazie alla bravura e inventiva del 30.enne chef Mattia Armanasco, in questo locale c’è la sicurezza dei prodotti utilizzati in cucina, non solo freschi e di stagione, ma anche nella maggior parte dei casi autoctoni, comprese le primizie ed erbe aromatiche di un orto circostante e il pescato del lago sottostante.
All’entrata l’accoglienza professionale e cortese del gerente, maître e sommelier Massimo Andreossi e della simpatica e solerte collaboratrice Silvia Corradini, accompagnata da un sorriso che poi ho verificato essere di tutto lo staff. Sala e cucina contribuiscono quindi a completare e suggellare una riuscita esperienza gastronomica.
Con maestria dovuta a solide basi, lo chef Mattia ammannisce pietanze in carta e fuori carta: «I piatti che offro provengono dalla tradizione locale, magari rivisitati e presentati in maniera accattivante. In ogni caso, ad esempio, ogni mattina prepariamo la polenta nel paiolo di rame che farà da contorno al brasato di manzo o alla guancetta di maiale».
Aggiungo che il pane e la deliziosa focaccia, per accompagnare una selezione di salumi misti o di formaggi del nostro territorio, le paste fresche e ripiene, nonché i dolci (dal sorbetto all’uva americana e il tiramisù) vengono preparati in casa. Lo chef vanta un’ottima formazione professionale e una decennale esperienza in prestigiosi ristoranti nella vicina Engadina, ma anche notevoli capacità creative. I piatti portati in tavola sono una vera delizia anche per gli occhi con fiori ed erbe del vicino orto che decorano ogni pietanza come fosse un quadro.
La godenda ha preso avvio con alcuni stuzzichini tra cui una deliziosa vellutata di zucca con yogurt e gambero, poi sono giunte delle fettuccine all’uovo (come detto, rigorosamente fatte in casa) con funghi porcini, luganighetta e prezzemolo. Un piatto che mette gioia, con la pasta che ha ben assorbito gli ingredienti e offerto così un ricco sapore d’insieme.
Vista la stagione, il piatto forte è consistito in una sella di capriolo cucinata magistralmente e presentata con i suoi classici contorni. Terminare con il sorbetto all’uva americana ha posto il sigillo a una cena di grande godibilità e, aggiungerei, anche di grande amabilità.
Il discorso dei vini è semplice poiché parlo dei vini della proprietà Tenuta Castello di Morcote, un’azienda agricola e vitivinicola di 150 ettari che si avvale di un terroir privilegiato che ha consentito di produrre vini capaci di raccogliere prestigiosi riconoscimenti. In sequenza i tre vini degustati durante la cena sono stati: il bianco Castello di Morcote 2022, 90% Merlot vinificato in bianco e 10% Chardonnay, un’etichetta di buona complessità e struttura grazie ad affinamento e bâtonnage; il rosso Rubino 2021, di uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot, un vino elegante, fresco, dai tannini morbidi che ha creato una perfetta armonia con il piatto di fettuccine; da ultimo, con la sella di capriolo è stato giocoforza puntare sul rosso Castello di Morcote 2021, 90% Merlot e 10% Cabernet Sauvignon, una bottiglia di notevole carattere e dal bouquet ricco e complesso che già preannuncia un’interessante evoluzione nei prossimi anni.
Il ristorante Vicania, che ha appena ricevuto 13 punti nella guida Gault&Millau 2024, riaprirà il prossimo mese di marzo per la nuova stagione.