Viticoltori/vinificatori

Tutto nasce attorno a un tavolo

Alla Tenuta Pianello di Bellinzona le idee di Camillo Bernasocchi nascono nel segno della convivialità
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Mattia Bertoldi
07.03.2022 16:50

Abbarbicate sulle colline che sovrastano Carasso, frazione di Bellinzona, le vigne della Tenuta Pianello sono raggiungibili dopo pochi tornanti. Da qui si ammira la città, i castelli e il fiume Ticino in piena corsa verso il piano di Magadino. "Lavoro questa terra da quando ero un ragazzino" mi racconta Camillo Bernasocchi, 60 anni, titolare dell'azienda, "ma è solo a partire dalla fine degli anni Ottanta che abbiamo iniziato a ingrandirci, acquisendo nuovi appezzamenti. Oggi, grazie alla cantina costruita nel 1991, riusciamo a produrre sei diversi tipi di vino".

A rappresentare il bianco ci sono Simiano (un Chardonnay al 100%) e Raggio di sole (Merlot vinificato in bianco), mentre tra i rossi troviamo Pianello, Ronc di Rocc (entrambi Merlot in purezza), Ronc dal Giudas (Merlot, Cabernet Franc, Syrah) e Sestosenso (Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon).

Bernasocchi è un uomo di poche parole - me lo dice subito, ancor prima di sederci al tavolo di casa sua e bere un caffè insieme. "Ci vuoi un po' di grappa?" e fa cenno verso una foto appesa alla parete che raffigura un alambicco, con il quale la tenuta produce dal 2000 distillato d'uva americana, grappa, nocino e brandy. Mi accontento di un po' di latte.

Uomo di poche parole, dicevamo, eppure è proprio dalla convivialità che la sua azienda ha trovato slancio e nuove idee. Per esempio, lo stile che caratterizza le etichette dei vini. "Ero a un aperitivo con Gualtiero Mascanzoni, un artista locale che mi ha chiesto a quali etichette avevo pensato per i nostri vini. Si è rifatto vivo dopo qualche giorno, quando si è presentato con degli acquarelli che hanno dato colore alla nostra linea".

Ma Bernasocchi conosce anche l'importanza nel disporre di spazi per eventi e degustazioni. "Ci stiamo lavorando, anche perché puntiamo molto sul contatto con la clientela. I nostri vini si bevono nei ristoranti della zona, ma possono essere acquistati anche sul nostro sito. Proprio stasera esco per una consegna".

E infine, si passa al racconto dell'acquisizione di una delle ultime parcelle di terra. "L'ho comprata un paio di anni fa e sistemarla mi ha richiesto non poco lavoro. La vite cresce bene, ma ho scelto quel terreno soprattutto per il tavolo di pietra secolare che ora si trova al riparo di una pianta di uva americana. A pochi passi da lì c'è una sporgenza rocciosa, uno sprüi, al riparo della quale tengo il mio formaggio". Bernasocchi tira fuori il cellulare e mi mostra una foto in cui una mezza dozzina di forme riposano in reti appese al muro: Piora, Formazzola, Quarnei, Ravina, Gera. Quanto di meglio possono offrire i nostri alpi.

Finisco il caffè, acquisto due bottiglie e me ne vado, ripromettendomi di tornare durante la stagione calda per bissare l'incontro lassù, all'ombra della vite, assaporando un bicchiere e un pezzo di buon formaggio. Chissà che a Camillo non venga qualche nuova idea.