A spasso nel tempo

A Parigi introdotte le prime targhe per i veicoli a motore

14 agosto 1893
Una vettura dei primi del Novecento. © Wikipedia
Nicola Bottani
Nicola Bottani
17.08.2025 06:00

Il novembre del 1909 era quasi agli sgoccioli e i deputati del Gran Consiglio ticinese si occuparono, fra vari altri temi, della «Legge sulla circolazione degli automobili», come titolò in prima pagina il 24 di quel mese «Gazzetta Ticinese», da cui abbiamo tratto questo passaggio: «I primi sei articoli ieri discussi ci sembra pertanto debbano essere così riassunti: Tutti i proprietari di veicoli a motore e di velocipedi devono essere muniti di licenza di libera circolazione che domanderanno al Consiglio di Stato con carta da bollo da cent. 50. È proibita la cessione anche temporanea della licenza che dal velocipedante o dall’automobilista deve essere fatta vedere ad ogni richiesta dai pubblici agenti. Gli automobilisti dovranno essere muniti di due targhe col numero e collo stemma cantonale. I velocipedi di una targa col numero e collo stemma pure. Le targhe sono trasferibili da un veicolo all’altro soltanto per le società costruttrici che hanno macchine in prova. Chi vuole munirsi di licenza per la conduzione di automotrice deve dare prova di idoneità coll’assistenza di un perito, le spese per il quale sono a carico di chi domanda la licenza». Le prime targhe automobilistiche della storia vennero ufficialmente introdotte nel 1893 a Parigi. In un’ordinanza emanata il 14 agosto di quell’anno si stabiliva che ogni veicolo a motore doveva essere registrato presso la Prefettura di polizia, la quale avrebbe poi assegnato un numero identificativo da esporre su un’apposita placca da applicare sul mezzo, simile a una targa del giorno d’oggi.

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