Addio a Florian Schneider, il fondatore dei Kraftwerk

È morto a 73 anni stroncato da un tumore il musicista tedesco Florian Schneider, che nel 1970 fondò, assieme Ralf Hütter una delle più famose band di musica elettronica di sempre, i Kraftwerk. I due si erano conosciuti durante gli studi alla Academy of Arts di Remscheid, poi insieme studiarono a Düsseldorf dove inizialmente entrarono in un gruppo chiamato Organisation, prima di fondare una propria band, i Kraftwerk, appunto, che in breve tempo divennero un assoluto punto di riferimento per l’introduzione dell’elettronica nell’universo del rock, grazie ad una serie di storici album come Autobahn, Radio-Activity, Trans-Europe Express, The Man Machine e Tour de France.

L’influenza dei Kraftwerk nel mondo della musica è stata di grande portata, spaziando dal pop al rock, all’hip-hop e all’electro: tra i tanti musicisti che si sono detti influenzati dalla band ci sono David Bowie, che dedicò a Florian il brano V-2 Schneider contenuto nell’album Heroes, i Joy Division e la loro evoluzione New Order, l’intero movimento electro-pop degli anni Ottanta (Depeche Mode, Soft Cell, Human League, Talk Talk, ecc.) fino a Giorgio Moroder, l’inventore della «disco» che ha sempre citato il gruppo come la sua principale fonte d’ispirazione. Schneider aveva lavorato con i Kraftwerk fino al 2008, dedicandosi in seguito a progetti solistici tra i quali segnaliamo l’album Stop Plastic Pollution, del 2015, dedicato all’ambientalismo.