Musica

Addio a Gary Brooker, cantante e anima dei Procol Harum

Stroncato da un tumore a 76 anni il leggendario artista britannico autore di canzoni entrate nella leggenda come «A White Shade Of Pale», «A Salty Dog» e «Homburg»
Gary Brooker e i Procol Harum ai Bellinzona Beatles Days 2015.
Red. Online
22.02.2022 18:52

Il mondo della musica piange una delle voci e delle personalità più importanti dell’ultimo mezzo secolo. Si è infatti spento in Inghilterra, stroncato da un tumore con cui lottava da tempo, il tastierista e cantante Gary Brooker, voce e anima di una delle formazioni più celebri dagli anni Sessanta ad oggi, i Procol Harum, tra gli inventori del rock progressivo nonché band che, nella seconda metà dei favolosi Sixties, ha firmato una sequenza impressionante di singoli entrati di diritto tra i classici contemporanei come A White Shade Of Pale (tradotto in italiano dai Dik Dik come Senza Luce), Homburg (anch’esso oggetto di una fortunatissima traduzione italica ad opera dei Camaleonti che la trasformarono in È l’ora dell’amore), A Salty Dog e Conquistador.

Nato a Londra nel maggio 1945, Gary Brooker fondò i Procol Harum assieme al paroliere Keith Reid ottenendo quasi immediatamente uno straordinario successo grazie ad un’originale commistione tra elementi rock e classici ben sintetizzata appunto in A White Shade of Pale, canzone costruita attingendo al secondo movimento della Suite per orchestra n.3 di Johann Sebastian Bach (conosciuta anche come Aria sulla quarta corda) e ad un’altra melodia del compositore tedesco (la Corale in Mi bemolle maggiore Wachet auf, ruft uns die Stimme) e che li proiettò ai vertici delle classifiche mondiali. Un successo che i Procol Harum bissarono con un’altra serie di canzoni di successo ma anche con album più articolati in cui tutti gli elementi tipici del nascente movimento «prog» (fusione tra classico e moderno, complesse architetture compositive, largo spazio all’improvvisazione) erano rappresentati.

Dopo lo scioglimento del gruppo alla metà degli anni Settanta Brooker ha avviato una interessante carriera solista sfociata in dischi di buon successo e in collaborazioni con artisti che vanno da Eric Clapton e George Harrison (assieme al quale lavorò in All things must pass, Somewhere in England e Gone troppo), l’Alan Parson Project, Kate Bush, Ian McDonald fino a Madonna assieme alla quale ha preso parte al film Evita del 1996. Nel 1991 ha poi riformato i Procol Harum, con cui ha inciso cinque album (l’ultimo Novum, nel 2017) ed effettuato molte tournée internazionali una delle quali lo portò ad esibirsi, nel 2015 a Bellinzona durante i Bellinzona Beatles Days in una serata terribile dal punto di vista atmosferico ma indimenticabile musicalmente.