Letteratura

Addio a Giuseppe Lippi, maestro del fantastico

L’esperto di fantascienza si è spento a Pavia.
Giuseppe Lippi è stato per quasi trent’anni il curatore della rivista di letteratura fantascientifica «Urania»
Red. Online
17.12.2018 19:00

Tra i massimi esperti di lingua italiana di letteratura fantastica, storico direttore dal 1990 della rivista di culto «Urania» e curatore dell’opera omnia dello scrittore americano Howard Phillips Lovecraft per Mondadori, Giuseppe Lippi si è spento sabato a Pavia. Classe 1953, Lippi (nella foto) è stato per generazioni un punto di riferimento assoluto in Italia grazie al suo instancabile lavoro anche come giornalista e traduttore nonché autore di fumetti indimenticabili per tutto quanto ha riguardato la fantascienza in ogni sua declinazione. Laureatosi in lettere a Trieste Lippi era presto entrato nel mondo dell’editoria e della fantascienza come curatore, editor, romanziere, traduttore, saggista e animatore di convegni, festival e premi animando il dibattito sulla fantascienza mondiale e italiana. Oltre a dirigere la collana-bibbia della fantascienza nella nostra lingua, dove ha svolto un ruolo unico di propulsione e trasformazione aprendola a edizioni sempre più ricche e filologicamente corrette dei romanzi internazionali (prevalentemente americani o britannici) Lippi aveva anche scritto diversi libri, aveva curato una rubrica su Linus negli anni Ottanta ed era anche diventato un prezioso ed assiduo collaboratore degli Almanacchi Bonelli. Nella sua veste di saggista ha scritto romanzi con lo pseudonimo di P. Kettridge, Jr e, come traduttore, con quello di Ettore Mancino.