«Ah, quei bei tuffi nei laghi gelati»

«Ah… Siamo qui in questo bellissimo posto, ma che lingua usiamo?». Con queste parole pronunciate in un italiano quasi perfetto e osservando ostentatamente gli affreschi che ornano il soffitto della saletta stampa di Casorella, Emma Thompson ha fatto il suo «debutto» a Locarno 78. L’attrice inglese, che ieri sera in Piazza Grande ha ricevuto il Leopard Club Award, si è poi però espressa nella sua lingua madre per parlare del sorprendente personaggio che interpreta in The Dead of Winter.
«Una donna che – come sottolineato dal regista Brian Kirk, pure presente all’incontro – non si arrende di fronte a nulla, resiliente, forse il primo personaggio femminile di questo genere che si vede in un action thriller». Sì, perché di «azione» in questo film ne fa parecchia, ciò che ha sottinteso un lungo periodo d’addestramento in Finlandia, dove si sono svolte le riprese. «Ho passato un mese insieme a tutta la troupe in quel fantastico paese – dice l’attrice – impegnata soprattutto ad imparare a sopportare il freddo che non è un freddo “normale”, ma un freddo tagliente come metallo che se inizia ad entrarti dentro vuol dire che stai facendo qualcosa di sbagliato, come dimenticarti di mettere tre paia di guanti. L’aspetto più eccitante, e per certi versi anche più divertente, è stato però imparare a tuffarsi nei laghi gelati, come si vede più volte nel film. In pratica facevamo la sauna tutti insieme in riva a un lago e poi via! Tutti dentro l’acqua nudi per provare lo choc termico. In vista delle scene di questo tipo più impegnative però ho anche seguito una formazione particolare con un istruttore incredibile e quindi oggi sono molto brava a fare queste cose, anche a trattenere il respiro per alcuni minuti, una cosa che all’inizio mi terrorizzava».
Ma in Dead of Winter, Emma Thompson non si prodiga solo in tuffi e nuotate subacquee, ma dà vita a un personaggio a tutto tondo, «che dietro di sé ha una vita ricca di soddisfazioni ma del tutto normale, umile, illuminata da una bellissima storia d’amore. – dice l’attrice – Una vita che le ha permesso di essere spesso in contatto diretto con la natura, un aspetto che nel film gioca un ruolo fondamentale e che alla fine le permette di sacrificarsi per salvare la vita di qualcun altro». Un’altra particolarità del film è che a interpretare la protagonista da giovane sia proprio la figlia di Emma Thompson, Gaia Wise. «Ho discusso a lungo con Gaia del nostro personaggio, anche se ovviamente non avevamo una scena in comune. Ma sono state discussioni molto importanti, perché la forza del mio personaggio nel film nasce da quella felicità che ha vissuto da giovane».