Al via la tre giorni di Estival Jazz a Lugano

LUGANO - Ci siamo, stasera è iniziata la 40.esima edizione di Estival Jazz a Lugano, che animerà il centro città fino a sabato sera.
Per siglare questo importante compleanno, Estival ha voluto sul palco di piazza della Riforma la prestigiosa Orchestra della Svizzera italiana (OSI), una presenza che dal 1993 accompagna quasi ininterrottamente fantastiche avventure musicali con grandi protagonisti della musica contemporanea.
Per questa edizione l'OSI, diretta dal Maestro Markus Poschner, presenta a Lugano un programma davvero eccezionale grazie alla presenza dello straordinario chitarrista Nguyên Lê. Nato a Parigi da genitori vietnamiti, è il più versatile, indipendente ed esclusivo chitarrista al mondo, capace di scollinare dal Jazz fino alle più svariate influenze musicali che dall'Asia portano alle vallate del Jazz fino alla Fusion e al Rock più classico con uno stile che lo ha fatto diventare un punto di riferimento del Jazz contemporaneo grazie a una sperimentazione senza confini che, accompagnato dall'OSI, abbraccia anche "The Dark Side Of The Moon", la suite capolavoro dei Pink Floyd in una versione appositamente arrangiata per Estival.
Il secondo concerto propone il gruppo EKALAVYA del violinista indiano Abhijth P S Nair, considerato uno straordinario ambasciatore della musica del suo Paese. Sviluppa il suo talento negli anni dell'adolescenza prima di entrare nell'industria cinematografica come direttore musicale a soli 18 anni. Abhijt si presenta a Estival con un concerto dove la tradizione musicale indiana incontra la Fusion per una trance ipnotica e travolgente grazie a musicisti di assoluto livello come la bassista Mohini Dey, ex bambina prodigio, considerata una delle migliori bassiste in assoluto. Per Estival è la prima apparizione di un gruppo interamente indiano e composto da virtuosi che non mancheranno di entusiasmare il pubblico della piazza.
Una voce strepitosa e una band irresistibile per il terzo e ultimo concerto con i Kennedy Administration. Vulcanica e dinamica, dalla voce calda e potente, la bella e giunonica Miss Kennedy riesce a restituirci come nuovi i migliori Bridge di Stevie Wonder, Gregory Porter e Andra Day fino a Lauryn Hill, creando l'atmosfera tipica di una grande serata musicale in un perfetto e irresistibile mix di elementi di Fusion, Funk, Hip-Hop, R&B, Pop e Jazz di altissimo livello.