Cent'anni fa

Alla Camera dei Lord si discute delle forze aeree

Le notizie dell'11 maggio 1923
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
11.05.2023 06:00

Le forze aeree britanniche
Londra, 10 ag (Havas) – Durante i dibattiti sulle forze aeree britanniche alla Camera dei Lords, lord Birkenhead ha chiesto che l’Inghilterra prenda le misure necessarie per mantenere i suoi effettivi aerei alla stessa altezza delle forze della potenza meglio armata. L’oratore ha segnalato che la Francia possiede 140 squadriglie aeree e 1260 aeroplani, mentre l’Inghilterra non ha che 34 squadriglie con soli 395 velivoli. Una tale differenza fra i due paesi vicini, benchè in ottime relazioni, è soggetta ad una severa critica. Lord Salisbury ha annunciato che l’aviazione commerciale in Germania dispone attualmente di 111 aeroplani, di cui 84 di vecchio modello. L’oratore ha rilevato che non sarebbe saggio sollevare il sospetto che l’Inghilterra aumenta le sue forze aeree, perchè teme le minaccie di una potenza vicina ed amica. La Gran Brettagna rimane amica della Francia ed è ingiusto criticare i francesi perchè questi danno un grande sviluppo alla loro forza aerea. Bisogna ricordare che una grande tensione regna attualmente in Europa. Nessuno ha il diritto di lagnarsi, perchè una nazione, posta in una situazione come la Francia, sviluppa le sue forze. Essa deve prendere tutte le misure precauzionali necessarie per la sua sicurezza. Ogni uomo di Stato deve comprendere che non si tratta di una concorrenza di armamenti.

Confederazione
Esposizione di fotografie

Ginevra, 10 (ag) – Mercoledì ha avuto luogo l’inaugurazione officiale della esposizione nazionale svizzera di fotografia, che riunisce più di 8.000 fotografie. Essa durerà fino al 21 maggio. L’inaugurazione fu seguita da un banchetto nel corso del quale vennero pronunciati dei discorsi dal presidente del dipartimento della pubblica educazione signor Mussard, dal vice presidente del comitato di organizzazione, dal prof. Siegrist, professore all’Università di Berna.

L’occupazione della Ruhr
Berna, 8 (ag) – L’occupazione delle regioni del Reno e della Ruhr ha provocato delle perturbazioni nel servizio postale di questi territori. Non è possibile informare a tempo il pubblico sulle difficoltà che regnano in questa od in quella località. Gli speditori devono quindi aspettarsi che i loro invii, per circostanze diverse, non possano essere consegnati ai destinatari e facciano ritorno alla stazione di partenza. In questo caso le tasse versate non vengono restituite dall’amministrazione postale. L’amministrazione postale tedesca non si assume la responsabilità dei danni o dei ritardi subìti dagli invii per i territori occupati, quando ciò è dovuto alle misure prese dalle truppe di occupazione.

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