Alle origini del Mago di Oz

Il meraviglioso mago di Oz scritto da L. Frank Baum (1900) è uno dei più celebri romanzi americani per l?infanzia, il primo di una serie di 14; Il mago di Oz, diretto da Victor Fleming (1939) è un film di culto. La Disney è interessata a trarne una nuova saga cinematografica e ha cominciato con un prequel dalla sceneggiatura originale. Nel Grande e potente Oz diretto da Sam Raimi non ci sono Dorothy né i suoi compagni d?avventura (l?Uomo di latta, il Leone codardo e lo Spaventasseri) perché alcuni diritti sono ancora detenuti dalla Warner, produttrice della pellicola di Fleming, ma si narra chi era il Mago e come giunse ad Oz. Il film lo fa con intelligenza mescolando in maniere abbastanza imprevedibili dati inediti con altri ben conosciuti, sia sul piano formale che narrativo. L?inizio è in bianco e nero (come nel classico del ?39) per poi esplodere in un tripudio di colori saturi, immagini e personaggi che evocano le atmosfere Disney dei grandi cartoon e una fantasia sbrigliatissima. Naturalmente con i mezzi tecnici oggi a disposizion. Oscar Diggs, detto Oz, è un mago da strapazzo, imbonitore alle fiere del Kansas. Donnaiolo e piccolo imbroglione, scoperto dopo l?ennesimo inganno sentimentale, fugge su una mongolfiera, ma viene risucchiato da una tromba d?aria e atterra nel mondo di Oz, dove viene scambiato per il mago che secondo una profezia governerà il paese. Prima però deve vedersela con tre streghe, senza sapere bene chi è buona e chi cattiva. Con la prospettiva di guadagnare una grande fortuna, Oz vivrà avventure fantastiche.Visivamente il film ricorda spesso Alice in Wonderland di Tim Burton ma tutto l?aspetto dark si stempera sino a scomparire. Inventivo e divertente, sebbene forse un po? lungo, Il grande e potenze Oz non ha però un punto di forza nel suo protagonista. James Franco (scelto dopo la rinuncia di Robert Downey jr. e Johnny Depp) tende ad andare sopra le righe.