Ticino

Crisi energetica anche in Ticino: si studiano soluzioni in Val d'Ambra

Una mozione del deputato Michele Guerra (Lega) propone di riprendere il progetto idroelettrico "Ambra 2" - "È necessaria una maggiore sicurezza energetica"
©Chiara Zocchetti
Sara Fantoni
30.08.2022 16:05

Che la Svizzera si stia preparando ad un periodo di penuria energetica non è una novità per nessuno. Ad esserlo è però la mozione parlamentare proposta lo scorso 26 agosto dal granconsigliere leghista Michele Guerra. La richiesta prevede la ripresa del progetto idroelettrico «Ambra 2» che era stato abbandonato dall’Azienda Elettrica Ticinese (AET) nel 2015. L’obiettivo del progetto? «È necessario intervenire, in ottica futura, a tutela del nostro Cantone, per una maggiore sicurezza energetica e per una minore dipendenza dall'estero. (…) Da Deputato della Bassa Leventina, non posso in tal senso dimenticare la sensatezza e validità energetica del progetto».

«Progetto di energia locale e pulita»

Ma cosa prevede esattamente il piano di AET proposto nel 2011 in collaborazione con il Municipio e Patriziato di Personico? Si tratta di realizzare un «progetto di energia locale e pulita». L’idea riguarda la costruzione di un secondo bacino in Val d’Ambra nella Bassa Leventina. Il progetto prevede un impianto di 70 metri di altezza (2,8 milioni di metri cubi) per una potenza di pompaggio/turbinaggio di circa 70 megawatt. Questo meccanismo avverrebbe quasi completamente «grazie ad energia rinnovabile», corrisponderebbe all’80%, come si legge nella mozione; una cifra significativa.

Quali i vantaggi?

I punti messi in evidenza nel documento non riguardano però solo l’energia rinnovabile. L’impianto andrebbe, infatti, ad impattare positivamente anche «la valorizzazione delle acque della Catena della Leventina» che permetterebbe una copertura maggiore della potenza diurna necessaria che, come constata la mozione, è in continuo aumento. Sarebbe inoltre un’importante chiave di volta per quanto riguarda la gestione della produzione del rinnovabile eolico e solare. In che modo? «Permettendo di assorbire le eccedenze di produzione, rispettivamente di compensare gli ammanchi imprevisti» conclude Guerra.