Smog

La Pianura Padana resta inquinatissima, e la Svizzera?

I dati dell'EEA confermano: la regione italiana è ancora una delle aree con la qualità dell'aria peggiore dell'Europa Occidentale – Situazione stabile nella Confederazione, ma attenzione: tra i «punti caldi» c'è anche il Ticino
© Shutterstock
Red. Online
26.04.2023 19:15

Brutte, bruttissime notizie per la Pianura Padana. La regione italiana, ancora una volta, si è piazzata sul primo gradino del podio delle aree più inquinate dell'Europa Occidentale. Lo confermano – non con troppo stupore – i risultati divulgati dall'Agenzia europea dell'ambiente. 

Ma a conferire alla Pianura Padana la triste nomea di «regione più inquinata dell'Europa Occidentale» sono diversi fattori. Primo fra tutti, come spiega il Post, è la presenza di diverse grandi città, tutte molto popolate. A contribuire notevolmente, poi, è l'enorme quantità di industrie, che emettono, va da sé, grandi quantità di sostanze inquinanti nell'atmosfera. Tra queste, la peggiore è il particolato fine, conosciuto anche come PM 2,5. Secondo alcuni dati, si stima che nel 2021 il 97% della popolazione europea sia entrata a contatto con questo inquinante, ritenuto il più dannoso per l'essere umano. 

Non solo. A peggiorare le condizioni della Pianura Padana è anche la sua posizione geografica. Il bacino del Po e le condizioni meteorologiche associate al territorio non aiutano. Tantomeno l'essere incastonata tra Alpi e Appennini. Qui, infatti, il vento soffia poco. Di conseguenza, la stabilità atmosferica rimane alta e le sostanze inquinanti, come appunto il particolato fine, non riescono a essere disperse, rimanendo nell'aria. 

E in Svizzera?

Incuriositi dal grafico, siamo però andati alla ricerca di quelli che sono invece i «punti caldi» nella Confederazione, per quanto riguarda l'inquinamento. Dalla mappa ottenuta dai dati dell'EEA, zoomando sulla Svizzera, la cartina appare quasi priva di puntini colorati. Se ne contano, in totale, sette. Tutti di colori tra il giallo, l'arancione e il rosso. Nessun punto particolarmente critico, quindi. Ma chi sono questi sette «colpevoli»?

Partiamo dai «tasti dolenti». Sebbene i punti più a rischio siano solo sette, due di questi si trovano proprio in Ticino. Il primo è localizzato tra Magadino e Cadenazzo, mentre il secondo, stando ai dati dell'agenzia, si trova a Lugano. Di più, si legge «Lugano università». Tuttavia, non è chiaro di quale sede si parli e neppure vengono specificate le ragioni per cui il luogo in questione sia evidenziato come particolarmente rischioso per l'inquinamento.

Spostandoci nel resto della Confederazione, anche nel canton Zurigo troviamo due «punti caldi». Sarebbero – sempre secondo le etichette dei dati dell'EEA – la Zürich Kaserne e Dübendorf, per l'EMPA. Il laboratorio federale svizzero di scienza e tecnologia dei materiali. Più a sud, invece, nel canton Svitto, compare invece la terrazza Seebodenalp del Rigi.

Spazio anche alla capitale, che si aggiudica un posto nella mappa con la strada Bollwerk. E, per concludere, ecco anche Basilea, o meglio Binningen. Uno dei comuni più ricchi del cantone di Basilea Campagna, per quanto riguarda il reddito imponibile mediano.