Clima

L'acqua rosicchia le coste

Spiagge a rischio dalla California alla Liguria: l'effetto del costante cambiamento climatico
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Gloria Sala
05.05.2024 18:30

Lenta ma inesorabile, l’erosione delle coste della California, che si estendono lungo un Oceano Pacifico sempre più impetuoso, mette a rischio la prima linea di proprietà immobiliari multimilionarie che si affaccia direttamente sul mare. Le colline californiane sono come dune friabili che devono affrontare l’innalzamento del livello delle acque degli oceani, provocato dalla fusione dei ghiacci polari. A Capitola, un villaggio a nord di Monterey, le casette che un tempo erano dei pescatori, ora valgono circa cinque milioni di dollari ciascuna, ma ad ogni mareggiata si allagano.

«Un individualismo miope»

Su questo fenomeno c’è dibattito in California e il « Center for the Blue Economy » dell’Istituto di studi internazionali di Middlebury ha presentato l’inchiesta di Rosanna Xia, reporter del Los Angeles Times. Nel suo libro intitolato « La California contro il mare », la giornalista mette a fuoco il problema nella sua concretezza. Rosanna Xia è una finalista del Premio Pulitzer per le sue inchieste su come la crisi climatica sta modificando l’ambiente. «Ci possono volere decine di migliaia di anni per compiere il ciclo di un’era geologica, solo due secoli perché l’industrializzazione degradi il pianeta e solo due decenni per illudere la gente a fare progetti in un arco di tempo sbagliato, siano essi un mutuo di 30 anni o il termine di un mandato presidenziale», scrive Rosanna Xia nel suo libro. «In questo momento in cui realtà scomode come il cambiamento climatico si sono politicizzate, un individualismo miope ha annebbiato la nostra capacità di pianificare il futuro. Sembra che, o non abbiamo tempo oppure che abbiamo troppo tempo per agire, quindi restiamo paralizzati in una spirale di battaglie sul perché, chi, quando e come» afferma. Le decisioni appaiono alquanto complicate da prendere.

La sabbia sulle fasce costiere

Sul versante europeo, anche il litorale della Francia sull’Oceano Atlantico e sulla Manica ha perso il 20% e deve costantemente essere ripristinato, trasportando la sabbia dalle fasce costiere più estese per salvaguardare un territorio a vocazione turistica. Sebbene le coste del Mediterraneo siano molto meno a rischio, in una località ligure rinomata come Alassio, dove il «real estate» è di pregio, ogni volta che piove, e ormai piove più raramente ma anche più violentemente, le mareggiate si mangiano l’esigua spiaggia arrivando fin sotto le finestre delle case. Mentre in Europa è però ancora possibile intervenire con politiche ambientali e infrastrutture, in arcipelaghi sperduti nell’Oceano Pacifico c’è molta preoccupazione, perché dipendono interamente dalle azioni di altri.

La cultura del viaggio

In Asia, Cina e India continuano a emettere quantità troppo elevate di CO __ , ignorando la transizione energetica che l’Occidente ha già intrapreso, mentre una miriade di atolli a pochi metri sopra il livello del mare stanno affondando. Kiribati sarà inabitabile nel giro di una generazione. La sua popolazione ha una cultura di viaggio per mare con una tradizione di resilienza e sopravvivenza, ma non riesce a pensarsi come nazione di un’isola che sparirà. A Tuvalu, arcipelago situato a metà tra l’Australia e le Hawaii, l’acqua salata devasta le fattorie e si infiltra dal sottosuolo contaminando l’acqua potabile. L’aumento della temperatura del mare minaccia inoltre i reef corallini che si impoveriscono di pesce.

A rischio anche le isole Fiji

L’oceano, considerato da sempre come una madre che dona da vivere in un paesaggio d’incanto, si sta trasformando in una minaccia di distruzione. Anche le 333 isole Fiji sono nella top 15 del rischio più alto di disastro. Nel 2016 il ciclone Winston ha causato danni per 1,3 miliardi. Con l’aiuto del Commonwealth, il Climate Change Act del 2021 ha introdotto soluzioni naturali, come la riforestazione di mangrovie e la creazione di paludi, ma gli attuali finanziamenti e investimenti sono ancora poco efficaci. E se i giovani si trasferiscono in Australia, in futuro l’intera civiltà del Pacifico rischierà di scomparire insieme alle sue isole delle meraviglie.

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