Il caso

«Menù speciali» nei fast food per combattere la crisi climatica

Ridurre la scelta di carne bovina applicando delle etichette sull'impatto ambientale del cibo che si consuma: è quanto messo in atto da un esperimento USA – I risultati sono incoraggianti, ma servono «ricerche reali»
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Federica Serrao
06.01.2023 06:00

I peggiori nemici del cambiamento climatico potrebbero in realtà rivelarsi dei nuovi alleati per combattere l'emergenza ambientale. Stiamo parlando dei panini dei fast food. Ma come è possibile? Sebbene la notizia, a una prima lettura, possa far storcere il naso, secondo quanto scoperto da una nuova ricerca le etichette sull'impatto climatico applicate sui panini delle catene di junk food potrebbero realmente invogliare le persone a scegliere un menù più sostenibile per il pianeta. Ne dà notizia Bloomberg, parlando nello specifico dell'esperimento e dei risultati sorprendenti ottenuti fino ad ora. 

I peggiori nemici dell'ambiente

Partiamo dal principio. Nonostante sia ormai risaputo, la carne di manzo, ossia l'ingrediente principale di molti degli amatissimi panini dei fast food, è uno degli alimenti più devastanti per l'ambiente. I sistemi alimentari, infatti, contribuiscono a creare circa un terzo delle emissioni globali di gas serra, che sono - per l'appunto - derivanti per la maggior parte dagli allevamenti di mucche e altri capi di bestiame. Per questo motivo, può far sorridere pensare che la soluzione per limitare il consumo di questi alimenti possa nascere proprio all'interno di un fast-food, uno dei nemici numero uno dell'ambiente. 

«Uno dei cambiamenti più importanti che possiamo apportare per aiutare l'ambiente è quello di ridurre la carne rossa che consumiamo», ricorda Julia Wolfson, professoressa associata alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. E per modificare le abitudini delle persone, la ricercatrice e i colleghi hanno realizzato un esperimento volto a colpire i consumatori proprio durante l'atto di scegliere l'hamburger con cui deliziarsi, dal momento che negli Stati Uniti è proprio in questi locali che viene consumata la maggior parte di carne bovina. Si stima infatti che più di un terzo degli americani consumi un pasto in un fast food al giorno. Ma ritornando allo studio, il metodo adottato dagli studiosi per modificare le tendenze dei consumatori è stato quello di testare due tipi di etichette climatiche sui menù dei fast food.  

Etichette con impatto sul clima

Entrando nello specifico, quello che i ricercatori statunitensi hanno fatto è stato prendere come modello il menù di una grande catena di fast food, dal quale in seguito hanno creato tre versioni diverse: una prima senza alcuna etichetta sul clima, una seconda con delle etichette rosse sotto ogni opzione di carne bovina che simboleggiavano "un alto impatto sul clima", e infine una terza opzione con delle etichette verdi, ossia dei segnali per indicare un basso impatto sul clima sotto i pasti vegetariani o a base di pollo o pesce. All'indagine - che si è svolta online - hanno partecipato in circa 5.000, e i risultati ottenuti sono stati incoraggianti. 

Come prima cosa, ai tanti, tantissimi partecipanti è stato proposto - in maniera puramente casuale - uno dei tre menù sviluppati dai ricercatori: normale, con etichette rosse o con etichette verdi. A seguire, molto semplicemente, è stato chiesto loro di indicare il prodotto che avrebbero ipoteticamente voluto ordinare per cena. Coloro che si sono trovati di fronte al menù con le etichette rosse, ossia quelle di alto impatto climatico della carne bovina, sono stati i più numerosi a scegliere di rinunciare a un hamburger di manzo. Come dimostrano i risultati, il 61% di questo gruppo ha infatti optato per una scelta più sostenibile. Anche tra coloro a cui è stato sottoposto il menù green si sono riscontrati dati incoraggianti: in questo gruppo, il 54,5% ha infatti deciso di "ordinare" un menù a base di pollo, pesce o verdure. La percentuale più bassa di scelte a basso impatto climatico, come prevedibile, si è registrata tra coloro che hanno visionato un menù tradizionale, senza alcuna etichetta che indicasse l'impatto ambientale dei cibi tra cui scegliere. Tra queste persone, poco meno della metà ha infatti scelto di evitare la carne bovina. «Il risultato principale - commenta la professoressa Wolfson - è che entrambe le etichette hanno effettivamente aumentato la percentuale di partecipanti che hanno ordinato un prodotto sostenibile. Ma la più efficace, senza dubbio, è stata l'etichetta ad alto impatto climatico sulla carne rossa». 

Ma non è tutto. Un altro dato interessante scoperto dai ricercatori dell'esperimento ha rilevato un'altra curiosa tendenza. Coloro che hanno preferito un'opzione non bovina o più sostenibile, indipendentemente dall'aver visto un'etichetta climatica, in molti casi erano mossi dall'idea di star scegliendo un menù più sano (piuttosto che più sostenibile), anche se non sempre - anche nella vita reale, e non solo nelle simulazioni online - questo corrisponde alla realtà. 

Servono ricerche «reali»

Alla luce dei fatti, si può dunque pensare - e soprattutto sperare - che in futuro si possano modificare i comportamenti e le abitudini alimentari in favore della salute del nostro pianeta. La realtà dei fatti, però, è un po' diversa. Come spiega a Bloomberg Lindsey Smith Taillie, epidemiologa della nutrizione, quello riscontrato con l'esperimento è un risultato coerente con le ricerche precedenti che dimostrano che i messaggi negativi possono essere più influenti di quelli positivi, come nel caso delle etichette posizionate sulla parte anteriore di confezioni di alimenti ad alto contenuto di zucchero. Tuttavia, questi primi studi non sono ancora sufficienti per determinare la cosiddetta etichettatura climatica come più efficace per combattere la crisi ambientale. «Si è trattato di uno studio online con una scelta alimentare ipotetica», spiega la ricercatrice Wolfson. «Sarà molto importante vedere in futuro se questi risultati e l'entità di questi impatti saranno replicati in contesti reali, dove le persone fanno scelte reali, spendono soldi reali e devono mangiare cibi che scelgono davvero». 

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