Archeologi a bocca aperta davanti alla scoperta di due navi funerarie vichinghe

STOCCOLMA - Sottoterra si nasconde un mondo, e il rinvenimento avvenuto recentemente a Old Uppsala, un villaggio svedese a circa 70 chilometri da Stoccolma, ne è l’ennesima conferma: due navi funerarie vichinghe contenenti resti umani sono state infatti portate alla luce durante degli scavi di routine, lasciando gli archeologi a bocca aperta.
Una delle imbarcazioni scoperte era ancora intatta e oltre a contenere alcuni effetti personali come una spada, uno scudo, una lancia e un pettine, racchiudeva i resti di un uomo, un cavallo e un cane. Come indica il trattamento riservatogli alla morte, è molto probabile che la persona seppellita fosse appartenuta ai ceti alti.
«È una scoperta incredibile, l’ultimo scavo che ha dato frutti simili a Old Uppsala – un sito noto per i suoi reperti vichinghi vista l’importanza economica e religiosa del luogo a partire dal terzo secolo - è stato quasi 50 anni fa», ha detto uno degli archeologi. Le ottime condizioni della tomba sono particolarmente interessanti per i ricercatori, poiché per la prima volta potranno studiare con la tecnologia moderna le tradizioni funerarie dei vichinghi in Svezia. «Potremo ottenere nuovi risultati, formulare nuove ipotesi e dare nuove risposte», affermano.
Nel Paese sono presenti pochissimi altri siti funerari noti, anche se nel resto della Scandinavia sono leggermente più comuni. Per esempio l’anno scorso in Norvegia erano stati trovati i resti di una nave funeraria di quasi venti metri a soli 50 centimetri dalla superficie in un tumulo vicino ad Oslo.