Giacometti invenduto da Sotheby’s: l'asta di New York è un flop

Due magneti della cultura di Downtown nella Manhattan degli anni '80: Jean Michel Basquiat e David Bowie. Un collage creato nel 1984 dal writer di origine haitiana con coccodrilli, teschio e corona è passato di mano da Phillips a New York per 6,59 milioni di dollari, lievemente al di sopra del massimo della stima.
Il quadro era stato originariamente comprato nel 1995 per 93'000 dollari dal Duca Bianco da Christie's a Londra.
Firma e pedigree hanno sostenuto la vendita in cui sono stati stabiliti record per quattro donne tra cui la colombiana Olga Amaral, reduce dalla mostra dello scorso inverno alla Fondazione Cartier di Parigi.
Altrimenti però, sia da Phillips che da Sotheby's e Christie's, l'andamento delle aste di primavera è stato contrastato. Prima che cominciasse la sessione, Phillips ha ritirato quattro opere tra cui un Picasso da 4-6 milioni di dollari e un Jasper Johns da 1,5-2 milioni, mentre cinque lotti non sono stati venduti. Totale, prima dei diritti d'asta, 41,8 milioni di dollari ben al di sotto della stima di partenza di 52,3 milioni.
Nessun acquirente per un busto di Giacometti
La delusione da Phillips è stata niente rispetto al clamoroso flop di un busto di Alberto Giacometti stimato 70 milioni di dollari che Sotheby's non è riuscito a vendere. Fuso nel 1955, il ritratto del fratello Diego era stato esibito l'anno dopo alla Biennale di Venezia.
Probabilmente per massimizzare i profitti, la Fondazione creata dopo la morte nel 2020 del magnate del cemento Sheldon Solow non aveva voluto assicurare il quadro, così, quando le puntate si sono fermate per quattro minuti a quota 64 milioni, al battitore non è rimasto che ritirare il pezzo dal mercato mentre il pubblico in sala sussultava sulla sedia.
È il bacio della morte, secondo il New York Times, quando un'opera d'arte viene ritirata in corso d'asta: difficilmente, dopo, riuscirà a trovare un compratore al prezzo richiesto.
Il Giacometti non è stato l'unico pezzo di alto profilo ritirato in questi giorni: la stessa sorte è toccata lunedì a Andy Warhol (Big Electric Chair 1967-68) da Christie's. «È chiaro che l'aria è estremamente sottile per la fascia alta del mercato, anche per capolavori di artisti testati nel tempo», ha detto Alex Glauber, presidente della Association of Professional Art Advisors. Christie's sperava di vendere il Warhol, appartenuto ai collezionisti belgi Roger Matthys e Hilda Colle, per 30 milioni di dollari.
Il doppio flop conferma un raffreddamento del mercato: secondo l'ultimo Art Basel and UBS Global Art Market Report, le vendite globali sono calate nel 2024 del 12% a 57,5 miliardi di dollari a causa, in particolare, di una una riduzione delle transazioni nella fascia alta, con le vendite di opere dal valore superiore ai 10 milioni di dollari diminuite del 45%.