Rassegne

WopArt celebra la carta e la sua forza «germinale»

Tutto pronto a Lugano per la VII edizione della fiera d’arte internazionale dedicata principalmente alle opere su carta in programma al Centro Esposizioni dal 23 al 25 settembre – Tema conduttore di quest’anno il senso del rapporto tra il più essenziale dei materiali e il digitale
Grazia Varisco, Extrapagina, 1977-2011, paint on aluminium, 26 x 37 cm. courtesy Cortesi Gallery. © PROLITTERIS, ZÜRICH
Red. Cultura&spettacoli
20.09.2022 10:45

E alla fine la carta non solo canta ma, ci piaccia o meno, vince. È un po’ questa la sintesi dell’analisi delle teste pensanti di WopArt che sta per inaugurare la sua VII edizione (dal 23 al 25 settembre) al Centro Esposizioni di Lugano. Nel mezzo di una rivoluzione del mercato e dell’arte stessa, WopArt si rinnova e apre un dibattito sul contemporaneo in senso stretto. In particolare, ponendosi la domanda sul senso e le differenze tra la carta e il digitale. Mentre la produzione artistica storica è stata infatti realizzata per larga parte anche su carta - che oggi rappresenta il miglior segmento e la migliore opportunità sul fronte qualità/prezzo per iniziare o estendere la propria collezione - il digitale sarà probabilmente destinato in futuro a veicolare la contemporaneità. Il titolo di questa edizione: «Others. The Paper and Its Mirror, Nft!» pone domande cruciali sulla differenza tra la materia e il cloud, ma anche alludendo al tema dell’inclusione: «In questa edizione di WopArt vogliamo introdurre il concetto di inclusione, non disgiunto da quello di sostenibilità. Inclusione e sostenibilità sono, anche, capacità di fissare e portare a rappresentazione una relazione complessa e in questo modo, cristallizzare in un evento il rapporto tra la persona e la multiforme realtà che la circonda », spiega Robert Phillips, direttore culturale di WopArt, forte della sua esperienza al MoMA di New York e alla Fondazione Tetis di Venezia, oltre che curatore di mostre ed esposizioni in tutto il mondo.

Con un trend di vendite destinato ad ampliarsi rispetto all’anno scorso, dove già i volumi di venduto erano cresciuti esponenzialmente rispetto agli anni precedenti, in WopArt grazie alle oltre cinquanta gallerie e fondazioni presenti, provenienti da sette Paesi, offrono ai visitatori la possibilità di vedere, e acquistare, opere d’arte sia contemporanee, sia storiche. Sarà possibile portarsi a casa l’opera fisica o digitale di artisti emergenti a partire da 300 euro sino a 30 mila, mentre i lavori di Maestri storici del Novecento e Old Master (ovviamente solo su carta) verranno offerti a cifre che partono da 2 mila euro.

«Con questa settima edizione di WopArt - precisa Paolo Manazza, giornalista culturale esperto d’arte e co-fondatore della manifestazione - abbiamo voluto esaminare il rapporto che ciascun individuo e ciascun cosa ha con l’ “Altro” da sé. L’universo degli altri sottende la capacità di essere inclusivi. Ma determina sempre un giudizio non tanto sull’altro ma sulla relazione esistente tra noi e il fuori di noi. Da questo punto di vista, nel rapporto tra carta e digitale, una cosa è certa. La carta è e sarà vincente, almeno nel mondo dell’arte e del suo mercato. Chi di voi al posto di possedere un acquerello di Matisse o un pastello di Picasso opterebbe per avere al loro posto i relativi Nft? Nessuno. Il digitale è solo, per ora e per i prossimi trent’anni, un veicolo di sperimentazione del Contemporaneo. Dalla relazione con esso il supporto di carta trova non solo maggiore compliance con la propria passione nel collezionare, ma anche e soprattutto una spinta ulteriore di valore nel tempo. Ciò significa che acquistare, oggi, opere su carta si rivela un’occasione ancora più forte per implementare o iniziare una raccolta d’arte, con la prospettiva di un incremento sicuro del suo valore. Per questo io credo che WopArt sia tra i Gate migliori per entrare nel magico mondo del collezionismo ». Diverse sono pure le mostre tematiche presentate in fiera. Tra le altre, all’ingresso è collocata la personale di Valentina Picozzi, giovane artista diventata negli ultimi anni una piccola star dell’arte digitale, nonché autrice dell’immagine scelta dal Comune di Lugano per lanciare la campagna di «Capitale delle blockchain».

Luca Maria Gambardella, scienziato che si occupa di Intelligenza Artificiale, è invece l’autore della mostra Am I Human? di oltre cento metri quadri, diffusa tra gli stand, dedicata al concetto di interazione tra uomo e macchina durante la quale saranno prodotti in tempo reale dei ritratti su carta dei visitatori. Nell’area Talk saranno esposte delle opere, realizzate con la carta, di Paola Greggio, sorella di Ezio Greggio. Particolare e suggestiva novità dell’edizione imminente sarà invece lo spazio Gaze Off, di 240 metri quadri ideato e gestito da Franco Marinotti e Guido Tognola. Uno spazio indipendente, accessibile e discreto che si collocherà all’interno di WopArt 2022. Uno spazio proattivo aperto all’incontro e al confronto, critico e costruttivo, dove la cultura, in tutte le sue forme, torna ad essere responsabile cosciente di quella luce, sempre più fioca, che potrebbe riaccendere nell’immediato, speranze, sguardi, visioni. Perché la forza di strumento germinale della carta è anche e soprattutto libertà.

Una mostra pop-up omaggia Siddhartha

Nel 2022 il Museo Hermann Hesse Montagnola celebra il centenario della pubblicazione di Siddhartha – Un poema indiano con diversi eventi e una mostra temporanea a Montagnola. Quest’opera centrale del famoso autore, pittore e vincitore del premio Nobel Hermann Hesse (1877-1962) sarà celebrata anche nel contesto di WopArt con una mostra performativa di tre giorni. Il curatore (Marcel Henry direttore designato del museo Hesse dal 1.gennaio 2023) e il suo team hanno ideato per i visitatori un programma che prevede meditazione, performance e danza, presentando testi ed informazioni sull’opera. Per tutti i dettagli www.hessemontagnola.ch

Gli orari

WopArt (Works On Paper Fair) 2022 sarà aperta al pubblico dal 23 al 25 settembre dalle 11 alle 20 al Centro Esposizioni di via Campo Marzio a Lugano. www.wopart.eu.