Cultura e tecnologia

Asciugatrice sì, asciugatrice no: fra USA ed Europa è guerra social

Oltreoceano più dell'80% delle case è provvisto di questo elettrodomestico: un numero molto più alto di quello riscontrato nelle singole nazioni del Vecchio Continente — Online si litiga sulla necessità di possederne uno
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Giacomo Butti
23.08.2022 10:30

Chi sogna una casa con tutti i lussi e comfort probabilmente ha pensato anche a lei: l'asciugatrice. Inventato negli anni '30 (per la verità una versione a mano esisteva sin dal 1800), questo elettrodomestico fa risparmiare un bel po' di tempo, specialmente nelle giornate uggiose quando i panni appesi al filo non ne vogliono sapere di asciugarsi. Il fatto strano? Se in Europa questo apparecchio è considerato, perlopiù, uno strumento utile ma non imprescindibile, negli Stati Uniti pensare di vivere senza sembra un'eresia. Si stima infatti che Oltreoceano oltre l'80% delle case sia provvisto di asciugatrice. Basta un paragone con la Gran Bretagna ferma (secondo gli ultimi dati raccolti dal sito tedesco di ricerca e statistica Statista) al 58% per capire come mai, da anni, online imperversi un dibattito senza esclusione di colpi sull'utilità dell'elettrodomestico. Una vera e propria guerra culturale che vede contrapposte le due sponde dell'Atlantico. Asciugatrice sì o asciugatrice no? 

«Meglio l'assistenza sanitaria»

Non è da ieri che sui social si litiga per questo elettrodomestico. Anzi. Cinque anni fa, riporta El País, a scagliare il sassolino nello stagno è stato un utente di Reddit. «Ditemi una cosa che gli Americani devono sapere». Manco a dirlo, la risposta: «Le asciugatrici elettriche non sono così comuni come negli Stati Uniti». Apriti cielo: settemila commenti, più o meno controversi. Dal canadese che si chiede «come si possa avere una lavatrice ma non un'asciugatrice» allo statunitense che si chiede: «Cosa succede se si vuole fare il bucato e fuori piove? E se vuoi fare il bucato velocemente? Vivere in altri Paesi deve fare schifo».

Su Twitter, un po' a sorpresa, l'argomento di tanto in tanto torna ad essere d'attualità, portato da utenti qualsiasi o personaggi più celebri, come il giornalista e podcaster Josh Barro, che sembra aver preso davvero a cuore la questione. 

Un esempio? Quando in agosto dell'anno scorso, sull'arco di più giorni, l'uomo era andato avanti a lanciare provocazioni sul tema, subito seguito dai suoi quasi 300 mila follower. 

«C'è un motivo se l'86% delle case americane contiene un'asciugatrice. Le asciugatrici sono fantastiche. (Se il vostro paese di residenza è abbastanza produttivo da permettersele)».

«Questa è la cosa adorabile dell'Europa, tutti questi piccoli Paesi che dicono: "Guardatemi, ho un PIL pro capite veramente alto" e poi nessuno possiede davvero una macchina che asciughi i vestiti. Che carini!».

Il thread su Twitter si è presto riempito di risposte di europei che hanno dato pan per focaccia a Barro parlando dei problemi statunitensi riguardanti la salute pubblica e il controllo delle armi. «Preferisco avere un po' di assistenza sanitaria», gli risponde un utente. «Gli europei non hanno buone asciugatrici perché (giustamente) si rifiutano di abbattere o di distruggere tutti i loro bellissimi edifici antichi per ricavarne delle prese d'aria. E come ogni essere umano sano di mente, accetterei volentieri un'assistenza sanitaria a prezzi accessibili piuttosto che un'asciugatrice», scrive un altro.

Fra ambiente e leggi

Sui social, la discussione sulle asciugatrici tende a sollevare anche il tema del consumo energetico e del cambiamento climatico. «Perché sprecare energia e inquinare quando i panni si possono semplicemente appendere? Li rovina di meno ed è gratis», si trova spesso fra i commenti. Se una lavatrice consuma in genere tra i 0,3 e 0,7 kWh di elettricità per ciclo, un'asciugatrice richiede spesso e volentieri molto di più. Ogni volta che viene caricata, un'asciugatrice tende a spendere fra gli 1,8 kWh e i 5 kWh. Un consumo energetico non indifferente e non sempre giustificato. Tanto che negli Stati Uniti, dove in alcune zone le leggi locali vietano apertamente lo stendere i panni all'aperto, non tutti sono pronti a guardare dall'altra parte in nome del comfort. Anzi. Benché online europei e americani continuino a litigare, nelle grandi città statunitensi sta prendendo piede un movimento per il diritto all'asciugatura "naturale". Negli ultimi dieci anni, riporta il Los Angeles Times, le richieste riguardanti l'abrogazione di queste leggi si stanno moltiplicando. E se negli anni '80, Oltreoceano, possedere un'asciugatrice era simbolo di ricchezza e raffinatezza, oggi stendere i panni al sole sta diventando sempre più segno di ambientalismo. Tanto che su TikTok spopolano i video di persone che stendono il bucato davanti alle telecamere, con tanto di hashtag #cottagecoreaesthetic, #hangingclothes, #clothesline, #summervibes, e così via.

Che sempre più statunitensi siano destinati a utilizzare più spesso lo stendibiancheria? Probabilmente lo scopriremo seguendo l'andamento dei conflitti social sull'asciugatrice.