Classica

Bejun Mehta: un po’ angelo, un po’... Harry Potter

Applaudito concerto del controtenore americano nella doppia veste di solista e di «bacchetta» dell’OSI
Bejun Meta giovedì sera sul palco dell’Auditorio della RSI. © OSI / F. Fratoni.
Red. Online
28.01.2022 13:02

Era uno dei recital più attesi del ciclo «OSI in Auditorio» quello andato in scena giovedì sera a Lugano-Besso con un’inedita e suggestiva versione della formula «Play & Conduct». Nella doppia vesta di solista e di direttore d’orchestra non c’era infatti un musicista bensì un cantante (e che cantante!): il 53enne controtenore americano Bejun Mehta sicuramente uno dei migliori interpreti internazionali in questo difficile ruoloil quale, forte anche dell’importante cognome che porta (è componente di quell’eccellente, stimata e numerosa dinastia musicale che ha quale principale esponente lo zio Zubin), non si limita al canto, ma di diletta pure nella direzione.

Foto © OSI / F. Fratoni.
Foto © OSI / F. Fratoni.

Un doppio ruolo che, nella performance luganese, ha dimostrato di saper interpretare ottimamente. In modo eccellente nella parte vocale, sfoderando alcuni pezzi forti del suo repertorio, prevalentemente Barocco (tre arie di Händel, il suo compositore preferito, tra cui una spumeggiante Se in fiorito ameno prato dal Giulio Cesare in cui la sua voce quasi angelica ha magistralmente duettato con il «Konzertmeister» dell’OSI Robert Kowalski). Un po’ più... scolastica - ma estremamente coinvolgente - per contro la sua direzione, dapprima della Sinfonia n. 44 (Trauersinfonie) di Haydn e poi nella Sinfonia n. 29 di Mozart: due pagine da lui affrontate con grande ed entusiastico trasporto, anche fisico, e con pose teatrali e un modo grintoso di impugnare la bacchetta a metà strada tra le... Harrypotteriane lezioni di magia di Hogwards e il piglio di uno schermitore in pedana. Una teatralità che ha trovato nell’OSI un partner perfetto regalando al numeroso pubblico una serata gradevolissima, sottolineata dai lunghi e calorosi applausi finali.

Prossimo e ultimo appuntamento del ciclo «OSI in Auditorio», giovedì 3 febbraio alle 20.30, con il complesso sinfonico ticinese affiancato al violinista Ilya Gringolts.