Branduardi regala emozioni al LAC

Ennesimo battesimo riuscito sabato sera per la sala teatro del LAC che ospitava il primo concerto non di musica classica dando spazio ad uno degli esponenti di spicco della musica d'autore italiana. Parliamo di Angelo Branduardi che, malgrado i suoi 65 anni e qualche sbavatura nella voce in alcuni pezzi, ha offerto ai circa 600 presenti un concerto in due tempi di quasi due ore nel quale ha sintetizzato il suo percorso artistico. Con la sua caratteristica chioma e un abbigliamento nero stile guru, Branduardi ha offerto una prova di grande raffinatezza tecnica acquisita negli anni e grazie alla quale con serenità e misura sembra accogliere lo spettatore nel suo laboratorio di etnomusicologo. Sotto sei lampadari di cristallo, il menestrello e i suoi quattro musicisti – Michele Ascolese (chitarre), Stefano Olivato (basso e armonica), Leonardo Pieri (tastiere e fisarmonica) e Davide Ragazzoni (percussioni) – affrontano subito Si può fare, Domenica e lunedì e Ballo in Fa diesis minor, primi passi dell'antologia che precedono altri tre brani della straordinaria avventura intrapresa quindici anni fa con l'album L'infinitamente piccolo (Il Cantico delle creature, Il sultano di Babilonia e la prostituta, La predica della perfetta letizia).
Nella seconda parte dell'esibizione Brandiardi è tornato agli esordi con canzoni dall'album Alla fiera dell'est, disco che nel 1976 lo fece accedere alla fama internazionale. Ecco quindi La serie dei numeri, Sotto il tiglio, nella quale fa emergere la semplicità del canto. Analogo lavoro di sottrazione su La favola degli aironi con la sola voce nuda a sottolineare la bellezza della parola. Dall'album Il rovo e la rosa del 2013, lascia la sala ammutolita la struggente Lord Franklin, la vicenda del capitano inglese smarritosi col suo equipaggio fra le banchine di ghiaccio del Canada. Con l'esecuzione solo strumentale di La pulce d'acqua dimostra le sue doti di violinista. Da pelle d'oca, infine, l'esecuzione di La luna, scritta nel 1975 con la moglie Luisa.