Bufera su «Ciao Darwin», un concorrente rischia la paralisi

ROMA - Paolo Bonolis e Mediaset sono finiti nella bufera negli scorsi giorni a causa di un brutto infortunio capitato a un concorrente della trasmissione «Ciao Darwin», in onda su Canale 5. L’uomo avrebbe infatti subito lo schiacciamento di due vertebre durante la registrazione del programma. Stando ai media italiani, il concorrente è rimasto ferito cadendo dai rulli del gioco chiamato «Genodrome» ed ha dovuto subire un intervento chirurgico al Policlinico Umberto I di Roma. Il cugino del concorrente, citato dal Messaggero, ha spiegato che «l’operazione è perfettamente riuscita, ma dal momento della caduta a oggi, dal collo in giù è completamente immobile. Gabriele (questo è il nome del concorrente, ndr) è vigile e cosciente ma non riesce a muoversi. Le sue condizioni sono critiche». La famiglia dell’uomo ha inoltre lamentato una mancanza di sensibilità da parte della produzione, spiegando che: «hanno continuato a registrare nonostante un fatto così grave. Hanno continuato come se nulla fosse, tanto che sulla pagina Facebook di ‘Ciao Darwin’ continuano a postare notizie scherzose». Quest’oggi Mediaset ha preso posizione su quanto accaduto, tramite un comunicato: «Canale 5, Paolo Bonolis e Sdl2005, società di produzione del programma ‘Ciao Darwin’, informano di aver preso contatti formali nei giorni scorsi con la famiglia del concorrente infortunato nel corso delle riprese della trasmissione», scrive Mediaset nella nota, aggiungendo: «Oltre a manifestare vicinanza umana e rammarico per l’accaduto, Canale 5, Paolo Bonolis e Sdl2005 hanno chiesto informazioni esatte sulle condizioni del congiunto, al di là dei sommari resoconti di stampa, e si sono messe a disposizione per tutto quanto si rendesse necessario. È stato inoltre comunicato alla famiglia di aver già attivato la polizza assicurativa a copertura dell’infortunio». La puntata di «Ciao Darwin», prevista per venerdì 26 aprile, inoltre non andrà in onda, ma per «esigenze di palinsesto legate alle festività del periodo».