Castellinaria online con il cuore

«Castellinaria è vivo, viva Castellinaria!». Si potrebbe accogliere così la notizia, comunicata ieri a Bellinzona, che la 33. edizione del Festival del Cinema Giovane non è stata annullata. In effetti, in un periodo in cui fioccano le cancellazioni di manifestazioni culturali previste per l’autunno nella nostra regione, il cinema ha qualche vantaggio in più per circolare online rispetto alla musica, al teatro o alla letteratura. Ciò non significa che sia tutto più «facile». Al contrario: come sottolinea la presidente Flavia Marone, da marzo fino ad oggi lo staff del festival non ha smesso di lavorare prendendo in considerazione diverse opzioni per l’edizione 2020. Dopo approfondite riflessioni e tenendo conto delle tante incertezze che presenta tuttora la situazione, è stata scelta la formula che potesse dare le maggiori garanzie in primo luogo ai principali frequentatori di Castellinaria: gli allievi dei vari ordini di scuola, dalle elementari ai licei. Per dare maggior agio agli istituti scolastici di effettuare le loro scelte è stato inoltre deciso di ampliare la durata del festival da una a due settimane. Le proiezioni dei due concorsi (ribattezzati «Kids» e «Youngs») saranno quindi fruibili grazie a una piattaforma di streaming e i membri delle rispettive giurie li vedranno separatamente ma si spera che almeno le discussioni per decidere il palmarès si possano tenere in presenza.
La musica al centro del discorso
Castellinaria 2020 non rinuncia però nemmeno alle altre componenti del suo programma: la Piccola Rassegna (con i film dedicati ai giovanissimi), gli atelier, le masterclass e persino la consueta mostra si svolgeranno tutti online e saranno incentrati sul tema «La musica al cinema» con la possibilità per le scolaresche, in collaborazione con i docenti di educazione musicale, di effettuare degli esercizi pratici e di costruire degli strumenti a partire da materiali riciclati. Insomma, la via dell’online - pur essendo stata una scelta obbligata - viene vista più come un’opportunità che come una limitazione, anche perché i principali fruitori del festival sono i millenials che non hanno certo bisogno di istruzioni per l’uso in questi casi. Millenials che già nei mesi scorsi - quando durante il lockdown Castellinaria ha messo a disposizione settimanalmente dei materiali filmati sul suo sito - hanno dimostrato grande interesse nei confronti di questa offerta.
L’interesse dei distributori
Per il direttore artistico Giancarlo Zappoli (milanese e quindi reduce da un lungo periodo di autoisolamento), le prospettive per ciò che riguarda la selezione dei film dell’edizione 2020 sono del tutto diverse rispetto agli anni scorsi. Dopo il Festival di Berlino, il mondo del cinema in pratica si è fermato, facendo sì che oggi come oggi molti film risultano «bloccati» in una sorta di limbo. Per i festival medio-piccoli come Castellinaria rischia quindi di esserci maggior spazio di manovra. Del resto, ha sottolineato Zappoli, case di produzione e di distribuzione che solitamente non prestano molta attenzione alle richieste di queste manifestazioni si sono per ora dette disponibili ad entrare in materia, anche se tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione da qui a novembre.
Se dal punto di vista delle misure di sicurezza e di distanziamento tutto rimarrà immutato nei prossimi mesi, Castellinaria punta inoltre a organizzare una serie di proiezioni serali in sala destinate al pubblico adulto. L’idea è quella di coinvolgere diversi cinema ripartiti su tutto il territorio cantonale in modo da creare un vero e proprio evento con la presentazione del film che, da Bellinzona, possa essere fruita in diretta anche altrove.
Grande spirito di collaborazione
La situazione molto particolare che stiamo vivendo ha portato i festival cinematografici a collaborare più del solito: Castellinaria, oltre a proseguire la sua lunga relazione con Fantoche (il festival di film d’animazione con sede a Baden) e con il Festival Asia, Africa, America latina di Milano, quest’anno istituirà dei proficui scambi di film con il Festival dei Diritti Umani di Ginevra, con lo Zurich Film Festival e il Festival del Film di Friburgo. Per citare con un altro motto: «Uniti siamo più forti!».
Un manifesto animato e sonoro
Da quest’anno, il progetto del manifesto di Castellinaria è affidato agli studenti del corso di laurea in Comunicazione visiva della SUPSI. Tra gli 11 progetti presentati, comprendenti la Realtà Aumentata (AR), è stato scelto quello di di Naomi Sabato. Visionandolo tramite l’app gratuita Artivive, il manifesto si anima ed emette dei suoni. Provare per credere.