Cent'anni fa

Catastrofe ad Amalfi a causa della pioggia torrenziale

Le notizie del 27 marzo 1924
Scorcio di Amalfi. © Shutterstock
Nicola Bottani
Nicola Bottani
27.03.2024 06:00

Una catastrofe sulla costiera di Amalfi
Napoli, 27 – Una pioggia torrenziale si era abbattuta sino da ieri mattina su Amalfi, danneggiando alcuni dei punti più belli e pittoreschi dell’amenissima contrada. Stamane l’acquazzone è continuato violentissimo e furioso. Il fiume Canneto, che scorre sull’alto della collina amalfitana, ha straripato. Una massa di acqua imponente è dilagata nei campi abbattendo alberi, capanne e casolari. In breve Amalfi è stata inondata dalle acque che hanno invaso le traverse, le vie, i magazzini, le case, seminando il terrore fra gli abitanti. Scene di panico, di terrore, di raccapriccio sono avvenute dappertutto. Il cielo, divenuto cupissimo, infondeva maggiore terrore agli abitanti che fuggivano terrorizzati. Prontamente venivano organizzate, nonostante il disordine indescrivibile, squadre di volonterosi, in massima parte fascisti, i quali provvidero a sfondare le saracinesche delle fogne onde permettere alle acque un maggiore sfogo. Dalla collina salernitana una frana enorme si è staccata abbattendosi su Amalfi e bloccando strade, quartieri e distruggendo qualche casa. Per ora l’entità della catastrofe non è ancora chiara. Si possono solamente indicare alcuni danni verificatisi. Sappiamo che il giardino pensile dell’Hotel Lune è stato travolto e distrutto dalla frana la quale, continuando il suo cammino, ha abbattuto la terrazza dell’Hotel Cappuccini e le rampe che fanno accedere a questo. La frana, che si estende sino a Vettica Minore, cioè lungo oltre 300 metri, ha ostruito tutte le strade costiere e le rotabili. Il ponte è stato distrutto. Nella Vallata dei Molini la frana ha travolto quattro persone.

Ville e case distrutte
A Vettica Minore, dove pare che i danni siano ancora più gravi, un turbine ha abbattuto alcune case, tra le quali la Villa Pepe, e devastato vigneti e casolari. In contrada Cielo molte case sono state distrutte, così come in contrada Baglio, dove esistevano magnifiche abitazioni signorili. Il disastro è spaventoso e si calcola che le vittime siano oltre il centinaio, ma per ora, come abbiamo detto, nulla si sa di preciso. I numerosi forestieri che alloggiavano nell’Albergo Cappuccini, rimasti fortunatamente incolumi, sono stati bloccati nelle loro camere dell’albergo, poichè la strada è stata ostruita in molti punti dalle frane. Una guardia di Finanza, certo Carbone, che prestava servizio a mare, è rimasto orribilmente schiacciata da un masso. Amalfi risulta isolata completamente per le vie di terra. Tutte le strade sono state sconvolte dal terribile disastro, sicchè è impossibile far giungere soccorsi da Salerno e dalle vicinanze. Anche dal mare le comunicazioni sono difficilissime a causa della tempesta che infuria spaventosa. La voragine ha inghiottito quasi interamente il magnifico colonnato del convento dei Cappuccini che tanti pittori di tutte le nazioni hanno ritratto nei loro quadri col pergolato e il frate in un angolo.

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