Addio a Claudia Cardinale, l'attrice che non voleva essere diva

L'attrice italiana Claudia Cardinale è morta martedì sera all'età di 87 anni. «Ci lascia l'eredità di una donna libera e ispirata, sia nella sua carriera femminile che in quella artistica», ha dichiarato il suo agente Laurent Savry all'AFP.
La celebre diva, considerata tra le più iconiche in Italia insieme a Sophia Loren e Gina Lollobrigida, si è spenta «circondata dai suoi figli» a Nemours, vicino a Parigi, dove viveva. Però lei diva non si sentiva proprio: «Non ho mai nascosto la mia età, non sono mai stata e mai sarò una diva. Sono una donna normale, come tutte le altre», aveva rivendicato incontrando la stampa al teatro San Carlo di Napoli, in occasione dei suoi 80 anni.
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, Claudia Cardinale ha lavorato con i più grandi registi italiani e non solo, tra cui Mario Monicelli, Luchino Visconti, Federico Fellini, Luigi Comencini, Sergio Leone, Werner Herzog, Richard Brooks e Henri Verneuil.
Ha partecipato a più di 150 film, spaziando dai più disparati generi, dalla commedia agli spaghetti western. Negli Stati Uniti ha raggiunto un grande successo di pubblico, affiancando alcuni degli attori hollywoodiani più noti: John Wayne, Sean Connery, William Holden, Henry Fonda, Eli Wallach, Orson Welles, Peter Finch, Anthony Quinn, Jack Palance, David Niven, Laurence Olivier, Burt Lancaster, Jason Robards e molti altri.
«La meraviglia di questo mestiere è che puoi vivere cento vite, non solo una. L'importante è trasformarti e diventare l'altra, affidandoti completamente al regista. È lui che fa la differenza», raccontava la musa di numerosi cineasti.
La bellezza di CC veniva spesso opposta a quella della francese di BB, Brigitte Bardot: «Eravamo la mora e la bionda, ma fummo molto complici sul set de Le Pistolere», aveva commentato l'attrice italiana.
Numerosi premi per le sue prove di recitazione. Tre David di Donatello e tre Nastri d'argento, oltre al Leone d'oro alla carriera conferitole alla Mostra del cinema di Venezia nel 1993 e il David, anch'esso alla carriera, del 1997.

Nel 2011 il Locarno Film Festival le ha assegnato il pardo d'oro alla carriera. Nel 2017 il Festival di Cannes ha scelto l'attrice italiana come icona della sua 70esima edizione, raffigurandola sulla locandina dell'evento.

Innumerevoli gli aneddoti sui colleghi di set: «Con Delon e Mastroianni ci siamo così divertiti. Omar Sharif fu il primo con cui recitai. Bolognini aveva un tocco dolcissimo. Leone ci faceva ascoltare la musica di Morricone già sul set, meraviglioso». E poi Fellini e Visconti, che la chiamavano affettuosamente «Claudina».
L'attrice lo scorso anno ha confessato di non essere andata al funerale di Alain Delon per il «troppo dolore». Claudia Cardinale e il divo francese erano molto legati dai tempi de Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Non appena si è sparsa la notizia della morte di Delon, la diva ha commentato all'Ansa: «Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle...per sempre tua, Angelica», rivivendo un'ultima volta le storiche scene che li videro indimenticabili protagonisti della pellicola che, insieme a Burt Lancaster e Luchino Visconti, li aveva consacrati protagonisti di una straordinaria pagina del cinema italiano.