Cinema

Cannes: Palma d'oro a Jafar Panahi per «A Simple Accident»

Ad assegnarla la giuria presieduta da Juliette Binoche
© Jafar Panahi
Ats
24.05.2025 19:45

La Palma d'oro del 78. Festival di Cannes assegnata dalla giuria presieduta da Juliette Binoche è stata vinta da Jafar Panahi per A Simple Accident.

È Cate Blanchett, ospite d’onore della serata, a salire sul palco per consegnare la Palma d’Oro della 78. edizione del Festival di Cannes a A Simple Accident di Jafar Panahi. L'annuncio è accolto da una lunga ovazione.

Panahi - per la prima volta presente fisicamente sulla Croisette dopo anni di repressione e arresti domiciliari - riceve il premio con compostezza e poche parole. Ma il gesto, e il film, parlano con forza.

A Simple Accident è il film più apertamente politico della carriera di Panahi. Un thriller morale e carcerario che prende avvio da un fatto banale - un piccolo incidente stradale - e si trasforma in un atto di accusa corale contro la violenza di Stato. Un gruppo di ex detenuti, torturati e segnati, si riunisce per identificare e giudicare l'uomo che credono essere stato il loro carnefice, un procuratore zoppo mai visto in volto, riconoscibile solo da un passo, un odore, una voce.

Il dubbio morale e la sete di giustizia muovono il racconto in una spirale di tensione, che Panahi costruisce tra interni claustrofobici, deserti spogli e dialoghi tesi. Girato con attori non professionisti, in condizioni clandestine, il film fonde l'assurdo di Beckett alla tensione politica di un cinema di vendetta post-totalitaria.

La verità resta ambigua, ma ciò che conta per Panahi è l'emergere di una coscienza collettiva: quella dei perseguitati che, riconoscendosi, si fanno resistenza comune. Il film è nato anche da testimonianze raccolte durante la prigionia del regista, e si impone come un'opera di denuncia, di solidarietà e di memoria.

Con questa Palma, Cannes riconosce non solo un grande autore, ma un cinema che non smette di interrogare la realtà anche sotto censura, sotto minaccia, sotto sorveglianza. Un semplice incidente, forse. Ma una Palma decisamente necessaria.

L'ironia contro il regime iraniano

«Ciò che deve arrivare, arriva da Dio prima o poi», questa una delle frasi chiave di A Simple Accident del regista iraniano Jafar Panahi che è tornato al Festival di Cannes con questo film, girato in clandestinità, che da subito ha messo una bella ipoteca al Palmares di questa 78.edizione vincendo poi il riconoscimento maggiore, la Palma d'oro.

Prima considerazione su questo film: gli iraniani sono un po' napoletani facendo diventare, con la loro fantasia, un limite un'opportunità. Non potendo infatti girare liberamente i loro film, causa censura, hanno spesso avuto come unico set un'auto e questo di Panahi non è affatto diverso, anzi è il capolavoro del genere. In un furgone bianco trovano infatti posto allo stesso tempo: il proprietario-conducente, una coppia di sposi, la loro fotografa, un uomo senza una gamba chiuso in un baule e un altro uomo animato da troppa voglia di vendetta.

Tutti i premi del festival

- Palma d'Oro al film A Simple Accident di Jafar Panahi
- Grand Prix al film Sentimental Value di Joaquim Trier
- Premio della Giuria ex aequo ai film Sirat di Oliver Laxe e Sound of Falling di Mascha Schilinski
- Premio per la Migliore Regia a Kleber Mendonça Filho per il film O Agente Secreto
- Premio speciale al film Resurrection di Bi Gan
- Migliore Attore Wagner Moura per il film O Agente Secreto di Kleber Mendonça Filho
- Migliore Attrice Nadia Melliti per il film La Petite Derniere di Hafsia Herzi
- Migliore sceneggiatura a Luc e Jean-Pierre Dardenne per il film Jeunes Meres
- Camera d'Or al film The President's Cake di Hasan Hadi
- Palma d'oro per il miglior cortometraggio a I'm Glad You're Dead Now di Tawfiq Barhum.