Cinema

Che cosa farà, adesso, Quentin Tarantino?

È la domanda delle domande dopo che il regista ha abbandonato «The Movie Critic», il film con cui avrebbe dovuto chiudere la sua carriera
© IAN LANGSDON
Red. Online
24.04.2024 22:00

Tempo fa, come ricorda Hollywood Reporter, Quentin Tarantino aveva parlato del suo processo creativo. E di come, sul palco, durante una conferenza, spiegò ai presenti che «non tutti i film devono essere fatti». In effetti, come abbiamo appreso il 17 aprile scorso, The Movie Critic non vedrà mai la luce. Il regista, sceneggiatore e produttore statunitense ha rinunciato al progetto. Niente «decimo e ultimo film di Tarantino», insomma. Meglio, la decima e ultima opera non sarà The Movie Critic ma qualcos'altro.

Il film, sulle prime, avrebbe dovuto raccontare la storia di uno scrittore impiegato per una rivista porno (fittizia) alla fine degli anni Settanta. Poi, la sceneggiatura si era evoluta e sembrava avvicinarsi a uno spin-off del nono film di Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood. La decisione di abbandonare il progetto è stata vissuta come uno shock dall'intero settore. Anche perché quest'anno Tarantino avrebbe dovuto girare almeno una sequenza, mentre nel 2025 il film sarebbe entrato in produzione. Con un attore di primissimo piano, fra l'altro: Brad Pitt. 

Tarantino, però, secondo Hollywood Reporter non solo avrebbe riscritto più volte la sceneggiatura ma, parallelamente, avrebbe altresì spostato più volte la data di inizio delle riprese. Secondo i beninformati, non era mai successo in passato. Prima dell'addio al processo, fra l'altro, non era nemmeno stato annunciato uno studio. Secondo fonti vicine a Tarantino, per contro, Sony Pictures era intenzionata a salire a bordo dopo aver portato sullo schermo Once Upon a Time in Hollywood. E il motivo era facilmente intuibile: il nono film del regista si è rivelato anche il secondo più redditizio a livello di incassi, con 377,4 milioni di dollari a livello globale (Django Unchained comanda la speciale classifica con 425,4 milioni di dollari).

La Sony, mormorano sempre i beninformati, avrebbe incassato con il sorriso la rinuncia di Tarantino. Chi conosce il regista, d'altro canto, ha detto a Hollywood Reporter che, banalmente, Tarantino si è lasciato entusiasmare da altre idee. E, per questo, ha accantonato The Movie Critic. Tarantino aveva confermato la sua intenzione di realizzare The Movie Critic l'anno scorso, affermando che la storia era «basata su un ragazzo realmente vissuto ma mai veramente famoso, che scriveva recensioni di film per un giornale porno». Sebbene il personaggio non sembrasse così accattivante come altri alla base di alcuni dei suoi capolavori più amati, come Kill Bill e Pulp Fiction, tutti erano convinti che il risultato sarebbe stato qualcosa di epico. Anche perché, nelle intenzioni del regista, sarebbe stato il suo ultimo film. Poi, alla sceneggiatura si è aggiunto lo stuntman Cliff Booth, ovvero il Brad Pitt di Once Upon a Time in Hollywood. Di qui, appunto, l'impressione che The Movie Critic potesse virare verso un sequel del nono film di Tarantino. La stessa sceneggiatura di Once Upon a Time in Hollywood, a proposito di processo creativo, ha visto la luce dopo un processo lunghissimo: Tarantino, infatti, ha passato cinque anni a scrivere la trama pensando di farne un romanzo, poi ha virato sul cinema.

Tarantino, stando sempre a Hollywood Reporter, stava riflettendo su alcune idee interessanti per The Movie Critic. Una su tutte: fare di questo film una sorta di metaverso di addio, con alcuni personaggi dei film precedenti riuniti in un'unica pellicola. Le voci, in questo senso, si sono rincorse a lungo. Dalla partecipazione di John Travolta, Jamie Foxx e Margot Robbie fino alla presenza di Tom Cruise, cui Tarantino aveva inizialmente pensato per il ruolo di Brad Pitt in Once Upon a Time in Hollywood. In realtà, Cruise non aveva nemmeno incontrato il regista per discuterne. Di sicuro, la California Film Commission è stata presa alla sprovvista. L'anno scorso, la commissione aveva concesso alla società di produzione di Tarantino, la L. Driver Productions, oltre 20 milioni di dollari per girare nello Stato. Agli occhi della stessa commissione, The Movie Critic è un progetto ancora «attivo» come ha riferito una persona vicina al dossier. Un rappresentante di Tarantino sarebbe pure rimasto in contatto con la California Film Commission fino alla metà di aprile. 

D'accordo, ma quale sarà ora il prossimo passo di Tarantino? Il regista parla di pensionamento almeno dal 2009. Da quando, cioè, aveva dichiarato di voler smettere di dirigere film entro i 60 anni. Ne ha compiuti 61 a marzo. L'idea di chiudere con dieci pellicole è stata espressa più volte dal 2014. Fra i suoi progetti possibili figurano un terzo capitolo di Kill Bill, un film di Star Trek ma vietato ai minori e un mash-up fra Django e Zorro.

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