Chi è Tilly Norwood e perché Hollywood non vuole farla lavorare?

Si chiama Tilly Norwood, è un'attrice e, mentre scriviamo queste righe, sta parlando con alcune agenzie. Nell'ottica, evidentemente, di lavorare nel cinema. E dov'è la notizia, direte voi? Semplice: Norwood è stata creata con l'intelligenza artificiale nei Paesi Bassi. Di più, dando un'occhiata ai suoi canali social può tranquillamente passare per una giovane, ambiziosa attrice «umana». I suoi creatori, sulla sua pagina, hanno scritto: «Sarò anche generata dall'AI, ma le mie emozioni sono molto reali». E ancora: «Sono molto eccitata pensando a ciò che succederà».
Oddio, significa che Hollywood è pronta, finalmente secondo alcuni, considerando i costi di produzione sempre altissimi, a integrare l'intelligenza artificiale una volta per tutte? Non proprio. Anzi, no: il sindacato degli attori, particolarmente forte, ha pesantemente criticato la creazione di Norwood. Lo stesso hanno fatto attrici di primissimo piano come Emily Blunt, Natasha Lyonne e Whoopi Goldberg. Norwood «non è un attrice, è un personaggio generato da un programma informatico che si è formato sul lavoro di innumerevoli interpreti professionisti» ha dichiarato in un comunicato la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists, nota più comunemente come SAG-AFTRA. «Non ha esperienza di vita da cui attingere, non ha emozioni e, da quello che abbiamo visto, il pubblico non è interessato a guardare contenuti generati dal computer e slegati dall'esperienza umana» ha aggiunto il sindacato.
Norwood è stata creata dall'attrice e comica olandese Eline Van der Velden, la quale intende far diventare Norwood «la prossima Scarlett Johansson». Van der Velden agisce tramite la sua società, Particle6. Detto della rabbia e delle reazioni di Hollywood, Van der Velden ha chiarito, sulla pagina Instagram di Norwood, che la creazione di questa attrice «non sostituisce un essere umano». Si tratta, semmai, di «un'opera creativa, un pezzo d'arte».
«Creare Tilly è stato per me un atto di immaginazione e di maestria, non diverso dal disegnare un personaggio, dallo scrivere un ruolo o dal dare forma a una performance» ha scritto Van der Velden, aggiungendo che tali creazioni dovrebbero essere giudicate «come parte del loro genere» piuttosto che essere paragonate ad attori umani.
L'uso dell'intelligenza artificiale rappresenta un punto critico per Hollywood. È stato il motivo, fra le altre cose, dei lunghi scioperi di del 2023. Nella sua dichiarazione su Norwood, la SAG-AFTRA ha ricordato alle agenzie e agli studios che l'utilizzo di Norwood nei progetti potrebbe comportare problemi per le tutele contrattuali ottenute dopo il citato sciopero di due anni fa. «Non risolve alcun problema, anzi, crea il problema dell'uso di spettacoli rubati, mettendo a repentaglio i mezzi di sostentamento degli interpreti e svalutando l'arte umana» ha dichiarato il sindacato.
L'attrice e regista Natasha Lyonne, nota per i suoi ruoli da protagonista in Poker Face, Orange Is the New Black e Russian Doll, ha dichiarato che chiunque lavori con Norwood dovrebbe essere boicottato. «Ogni agenzia di talenti che si impegna in questo senso dovrebbe essere boicottata» ha dichiarato Lyonne, che attualmente sta lavorando con una «AI etica» per creare un lungometraggio con attori reali. La collega attrice Emily Blunt, parlando in un podcast con Variety, ha dichiarato che la creazione di Norwood è terrificante. «È un'intelligenza artificiale? Buon Dio, siamo fregati» ha detto l'attrice candidata all'Oscar quando le è stato mostrato un video di Norwood. «È davvero, davvero spaventoso, andiamo, agenzie, non fatelo. Per favore, smettetela. Per favore, smettetela di toglierci la connessione umana». Nel talk show statunitense The View, la comica e attrice Whoopi Goldberg ha affermato che il pubblico è in grado di distinguere gli esseri umani dagli attori sintetici. L'attrice si è detta scettica riguardo al timore che le creazioni dell'intelligenza artificiale possano rubare il lavoro agli attori umani perché «i nostri volti e i nostri corpi si muovono in modo diverso».
Sebbene il profilo Instagram della Norwood sia attivo da mesi, la sua esistenza ha acquisito notorietà a Hollywood solo questa settimana, dopo che Deadline ha riferito di un summit a cui Van der Velden ha partecipato a Zurigo in occasione del Film Festival. Sabato, Van der Velden ha parlato del suo studio di produzione AI e della sua nuova agenzia di talenti AI, Xicoia, suggerendo che gli studi e le agenzie di Hollywood starebbero adottando l'AI in sordina.