Cinema

Dalla PlayStation al grande schermo: Uncharted arriva al cinema

Tom Holland è Nathan Drake, cacciatore di tesori e ladro imprendibile
© Sony Pictures
Paolo Paglianti
17.02.2022 15:07

Negli anni ’90, c’era una legge non scritta nel mondo dei videogiochi e del cinema. Quando i videogame cercavano di sfruttare film di gran successo, il risultato era invariabilmente tra il mediocre e il terribile. E allo stesso modo, quando Hollywood portava sul grande schermo dei videogiochi di successo, c’era da mettersi le mani nei capelli per i risultati catastrofici. I nostri lettori con il gusto per il grottesco possono recuperare Super Mario Bros (il film), per comprendere come il rapporto tra cinema e videogame fosse a dir poco conflittuale e complicato.

La situazione è migliorata
Per fortuna, la situazione nel nuovo millennio è migliorata nettamente: Tomb Raider, alcuni capitoli di Resident Evil, il recente e consigliatissimo Free Guy - Eroe per gioco sono esempi di film che hanno dimostrato che sì, si può produrre una pellicola di un paio di ore ispirata ai videogame senza sfociare nel disastro annunciato. Magari non parliamo di capolavori che hanno cambiato la storia del cinema, ma senza dubbio di film gradevoli che tutti possono vedere per passare una serena serata al cinema o in salotto di fronte alla propria TV, e che i gamer possono godersi senza sentire che il loro videogioco preferito sia stato massacrato strada facendo nella conversione su grande schermo.

Non un capolavoro, ma...
Uncharted appartiene esattamente a questa categoria di film tratti da videogame. Non è un capolavoro dei film d’avventura, e non riesce a competere ad armi pari con giganti come Indiana Jones che invece la storia del cinema l’hanno scritta per davvero. Tuttavia, è un film assai gradevole, che si ispira alla omonima serie di videogame per PlayStation, gli Uncharted di cui abbiamo recentemente parlato su questi lidi per l’arrivo del remaster per PlayStation 5 del più recente capitolo.

Il protagonista di Uncharted, sia film sia videogioco, è Nathan Drake: un simpatico, beffardo avventuriero sempre a caccia di tesori perduti in location da sogno. Nei videogiochi, abbiamo conosciuto Nathan quando era già un cacciatore di manufatti antichi esperto e navigato. Nel film Uncharted, vediamo la prima avventura di Nathan Drake (interpretato da Tom Holland, quello dei più recenti, piacevolissimi Spider-Man) e scopriamo come il nostro eroe ha incontrato due personaggi che poi diventeranno inseparabili compagni di scorrerie: il futuro mentore Victor Sullivan (Mark Wahlberg) e la nemica-amica Chloe Frazer (Sophia Ali).

Situazioni esplosive e spettacolari
La trama è un ottovolante di situazioni esplosive e spettacolari: si parte – ci permettiamo di spoilerare i primi dieci minuti del film – con una passeggiata parkour di Nathan tra casse che stanno precipitando da un aereo senza paracadute, per poi essere catapultati in una girandola di avventure dal ritmo incalzante. L’astuzia del regista, Ruben Fleischer (quello di Venom e di Gangster Squad, ma anche dei due Zombieland) e degli sceneggiatori (tra cui Rafe Judkins, che ha firmato il recente La Ruota del Tempo) è di aver preso diverse “situazioni” ad alto tasso adrenalinico dei quattro videogiochi Uncharted e averle riproposte in ambientazioni e contesti diversi nel film. Così lo spettatore che non conosce i videogame si divertirà un mondo a vedere le acrobazie di Nathan Drake, mentre lo spettatore gamer che si è spolpato ogni episodio su console si sentirà a casa, anche se l’avventura nel complesso è tutta nuova e racconta dell’adolescenza di Nathan, periodo a cui i videogame accennano solo di sfuggita con brevi flashback.

Il tesoro perduto
Quello che mette in moto la vicenda è, ovviamente, un tesoro perduto. Magellano, il primo esploratore a compiere la circumnavigazione del mondo per i Sette Mari, accumulò strada facendo una quantità d’oro gigantesca sulle sue navi. E proprio questa montagna d’oro spinge Nathan e Victor a intraprendere la loro avventura e iniziare la carriera di ladri di tesori antichi. Le loro strade si incroceranno con il classico nemico dei videogiochi Uncharted – lo spietato “boss” (Antonio Banderas) che vuole mettere le mani sul tesoro di Magellano a tutti i costi e si circonda di un mezzo esercito di mercenari senza scrupoli.

Il risultato è un film di due ore spassoso e visivamente emozionante, con una trama magari traballante ma abbastanza verosimile da fare da collante tra le sequenze esplosive e le location del film, dalla Barcellona sotterranea a un atollo sperduto nell’oceano. Il gamer noterà parecchi riferimenti ai giochi (anche un po’ criptici, a dire il vero), mentre lo spettatore che non ha mai toccato un joypad potrà gustarsi un film d’azione dal ritmo incalzante anche se imperfetto, soprattutto nel tratteggiare gli avversari di Nathan e Victor oltre la semplice macchietta.

L’esordio è riuscito
Un più che discreto esordio per la PlayStation Productions, la nuova divisione di Sony che si occupa della conversione dei videogiochi della console nipponica in produzioni su grande e piccolo schermo. Il prossimo passo sarà la serie TV realizzata in collaborazione con HBO ispirata a uno dei videogame più giocato e amato di tutti i tempi, The Last of Us, che ora ci sentiamo di poter attendere con maggiore tranquillità e fiducia.

Uncharted esce nelle sale svizzere il 17 febbraio. Se andate a vederlo, non alzatevi dalla poltrona prima che finiscano i titoli di coda, perché c’è una sfiziosa scena post-credit.