Cinema

Dietrofront: Bruce Willis non ha alcun accordo con Deepcake

L'agente dell'attore, alla BBC, ha smentito le indiscrezioni del Daily Mail: la star di Die Hard era soltanto stato «riprodotto» per uno spot in Russia l'anno scorso
Red. Online
02.10.2022 15:23

No, Bruce Willis non ha venduto i diritti della sua faccia per la creazione di deepfake con le sue sembianze, come ampiamente riportato dai media internazionali in questi giorni. L'agente dell'attore, come ha spiegato la BBC, ha smentito le indiscrezioni circolate in merito: nessun accordo con la società specializzata Deepcake. La stessa Deepcake ha specificato che solo Willis, ad oggi, detiene i diritti della sua faccia.

Willis, come noto, si era ritirato dalle scene lo scorso marzo dopo che gli era stata diagnosticata un'afasia, disturbo che colpisce il linguaggio. I deepfake utilizzano l'intelligenza artificiale (IA) e la tecnologia di apprendimento automatico per creare video realistici, spesso di celebrità o politici. Nel caso di Willis, un accordo gli avrebbe permesso, di fatto, di tornare in sella e continuare a fare parte di Hollywood.

A parlare, per primo, di un accordo fra Willis e Deepcake era stato il Daily Mail. La storia era poi stata riportata anche dal Telegraph e da altri media.

In realtà, appunto, siamo ben lontani da tutto ciò. È vero, questo sì, che l'anno scorso un deepfake di Willis era stato utilizzato per una pubblicità di Megafon, colosso delle telecomunicazioni russo. A fornire la tecnologia era stata proprio Deepcake. Per realizzare un alter ego credibile, il team di Willis a suo tempo aveva fornito, oltre al consenso, diverso materiale per rendere il "gemello digitale" il più credibile possibile. La rete neurale, in particolare, era stata addestrata sfruttando capolavori quali Die Hard e Fifth Element.

Detto ciò, l'agente di Willis ha chiarito alla BBC che l'accordo valeva unicamente per quello spot e che Deepcake, al momento, non ha ceduto alcunché. 

La confusione generatasi, secondo gli esperti, mette a nudo i limiti, legislativi, di questa nuova tecnologia. Non solo, nel mondo del cinema molti sono preoccupati che l'intelligenza artificiale, un domani, ruberà parecchio lavoro agli attori in carne e ossa. O, ancora, che gli attori reali possano perdere il controllo dei loro volti e delle loro voci. Con tutte le conseguenze del caso.

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