Fa già discutere il film «My Neighbor Adolf»

«Quando ad aprile abbiamo selezionato My Neighbor Adolf di Leon Prudovsky, lo abbiamo scelto perché ci ha convinto per le sue enormi qualità artistiche. Una rappresentazione della complessa esperienza umana, espressa dalle toccanti interpretazioni di David Hayman e Udo Kier. Locarno proietterà il film, come previsto, in Piazza Grande il 4 agosto. La libertà di espressione e la libertà artistica sono i principi guida del Festival del film di Locarno da 75 anni. Siamo convinti che tutte le opere artistiche abbiano bisogno di indipendenza e di dialogo e che debbano essere prodotte sempre senza vincoli. Il regista Leon Prudovsky ha confermato di non aver subito alcuna pressione durante la realizzazione del suo film». Questa la risposta data oggi dalla direzione del Festival alla richiesta di un gruppo di cineasti israeliani che denunciava le supposte limitazioni della libertà artistica imposte dalla Rabinovich Foundation che ha sovvenzionato il lungometraggio in programma domani sera in Piazza Grande con fondi del Ministero della cultura dello Stato ebraico. Una polemica che nessuno si aspettava anche perché il film, in prima mondiale, non è ancora stato né visto né recensito. La vicenda si svolge in . Sudamerica nel 1960. Polsky, un solitario e scontroso sopravvissuto all’Olocausto si convince che il proprio vicino sia nientemeno che Adolf Hitler. Poiché nessuno gli crede, si mette a indagare per dimostrare la sua tesi, ma, in mancanza di elementi convincenti, è costretto ad avvicinarsi al nemico alla ricerca di una prova decisiva… Il film del regista Leon Prudovsky è in programma domani sera alle 21.30 in piazza Grande, dopo l’assegnazione del Lifetime Achievement Award a Matt Dillon.