Il caso

I festival cinematografici alla complicata ricerca di denaro

I costi aumentano e i finanziamenti pubblici sono sempre più scarsi: poco prima dell'inizio del Locarno Film Festival, l'agenzia Keystone-ATS ha effettuato delle indagini a Locarno, Soletta e Baden
©Gabriele Putzu
Ats
05.08.2025 11:34

I festival cinematografici si trovano di fronte a un dilemma: i costi aumentano e i finanziamenti pubblici sono sempre più scarsi. Poco prima dell'inizio del Locarno Film Festival, l'agenzia Keystone-ATS ha effettuato delle indagini a Locarno, Soletta e Baden (AG).

La risposta del festival internazionale del film d'animazione Fantoche di Baden sorprende inizialmente: «Negli ultimi anni abbiamo registrato un leggero aumento dei finanziamenti da parte di terzi», in parte grazie a ulteriori finanziamenti da parte di fondazioni e in parte perché Fantoche ha ricevuto una compensazione del rincaro da parte della città e del cantone, afferma Mischa Haberthür, vicedirettore del festival e responsabile delle sponsorizzazioni e del fundraising.

Secondo Haberthür, Fantoche non può lamentarsi in questo senso, ma aggiunge: «Abbiamo notato che il finanziamento tende a diventare più impegnativo e richiede maggiori sforzi». La squadra di gestione ha sentito dire da diverse fondazioni che il numero di richieste è aumentato enormemente negli ultimi anni. I fondi disponibili non riescono a tenere il passo con questo sviluppo.

«Un'importante fondazione del settore culturale ci ha comunicato in modo trasparente che solo il sette per cento di tutte le domande presentate poteva essere preso in considerazione», afferma Haberthür. «In risposta a questo problema, diverse fondazioni che un tempo fornivano un sostegno annuale ora concedono sovvenzioni alla stessa organizzazione solo ogni due o tre anni, il che significa che è necessario investire più lavoro nell'acquisizione di fondazioni alternative».

Anche Monica Rosenberg, direttrice operativa delle Giornate di Soletta, è consapevole di questa difficoltà: «Nonostante i grandi sforzi, è diventato più complicato trovare e mantenere gli sponsor», afferma. Le ragioni sono molteplici: in tempi di incertezza economica, molte aziende devono calcolare le loro spese in modo più rigoroso e i budget per il marketing e le sponsorizzazioni sono spesso i primi a essere tagliati. «Purtroppo, le strategie aziendali in evoluzione tendono a concentrarsi più su effetti misurabili a breve termine che su un impegno culturale a lungo termine», afferma Rosenberg. Inoltre, c'è una crescente concorrenza per i fondi limitati, in quanto anche gli eventi sportivi, i progetti ambientali e le istituzioni educative sono alla ricerca di partner per la sponsorizzazione. Le Giornate di Soletta hanno avvertito direttamente tale sviluppo quest'anno con il ritiro di Swisscom come loro secondo sponsor principale.

Haberthür di Fantoche aggiunge: «Anche noi sentiamo una certa pressione da parte del settore pubblico per risparmiare. Tuttavia, in quanto faro culturale di Argovia, continuiamo a ricevere un grande aiuto da parte della città e del cantone, che sono molto interessati a sostenere il festival». Raphaël Brunschwig, CEO del Locarno Film Festival, la vede allo stesso modo: «La pressione sta aumentando nel settore pubblico. Nel migliore dei casi, riusciamo a garantire i contributi esistenti».

Nel settore privato, il modello di partenariato è cambiato in modo significativo: il coinvolgimento dei partner è ora molto più attivo e più ricco in termini di contenuti, il che crea un maggiore impatto ma aumenta anche la complessità. «In questa nuova fase, con una nuova presidenza e un nuovo consiglio di amministrazione, si aprono nuove prospettive internazionali per il festival, con l'obiettivo di aumentare ulteriormente il valore degli investimenti fatti in Svizzera», afferma Brunschwig.

Molti eventi culturali possono essere finanziati solo con fondi pubblici e contributi di fondazioni e sponsor privati. Come è cambiata questa ripartizione? «Fondamentalmente, tale mix è rimasto molto costante per noi negli ultimi anni», dice Haberthür di Fantoche. La diversificazione dei finanziamenti da parte di terzi è una preoccupazione importante per il festival, in quanto essa consente di ammortizzare meglio gli sviluppi negativi.

Finora le Giornate di Soletta sono state finanziate in parti uguali da fondi propri, dal sostegno di sponsor e fondazioni e dalle sovvenzioni pubbliche. «Con l'inflazione generale degli ultimi anni, unita alla difficile situazione delle sponsorizzazioni, questo equilibrio sta per cambiare», afferma Rosenberg. «Come festival cinematografico nazionale, le Giornate di Soletta hanno il compito di riflettere la diversità linguistica e culturale del cinema svizzero. È quindi auspicabile un sostegno più ampio da parte del settore pubblico».

Secondo Brunschwig, il budget del Locarno Film Festival è aumentato di circa cinque milioni di franchi negli ultimi dieci anni: «La percentuale di finanziamento pubblico è scesa dal 44% al 38% - grazie a un significativo aumento dei contributi del settore privato, che ora rappresenta il 35% del budget». Brunschwig è combattivo: «In questi tempi difficili, le istituzioni culturali hanno il compito di andare oltre la mera sopravvivenza. Dobbiamo affermare il nostro valore pubblico con coraggio e originalità».