Il Festival si colora: la Parda di Rampazzi conquista Piazza Sant'Antonio

E se il Locarno Film Festival avesse il suo «Fuori Pardo»? In Piazza Sant’Antonio, nel cuore della Città Vecchia, è comparsa in questi giorni la «Parda»: non un errore di ortografia, ma una creazione firmata dall’asconese Carlo Rampazzi e dal brianzolo Sergio Villa, duo che da oltre trent’anni reinterpreta il design con ironia e immaginazione. In collaborazione con la pasticceria Marnin, l'installazione è una versione eccentrica e truccata del celebre Pardo, un felino da favola pop, rivestito di colori audaci, finiture preziose e dettagli spiazzanti, in linea con lo stile inconfondibile dei due artisti.
Questa installazione vuole essere più di un’opera d’arte: rappresenta l’embrione di una serie di iniziative culturali in grado di portare lavori di grandi autori anche al di fuori degli spazi tradizionali della manifestazione. L’obiettivo, nei prossimi anni, è trasformare la Città Vecchia in una galleria a cielo aperto, in cui l’arte sorprenda nei luoghi della quotidianità, accessibile a tutti e senza barriere.
Rampazzi e Villa uniscono un gusto raffinato per l’artigianato a una vena giocosa che sfida ogni regola di sobrietà. Per loro, il colore è materia viva e la decorazione dialoga con la funzione, dando vita a mondi narrativi. La «Parda» ne è una sintesi perfetta: un’icona rivisitata, che omaggia il Festival ma allo stesso tempo invita a guardare oltre il già noto.
Se il Pardo ufficiale premia il cinema, questa sua parente irriverente apre un percorso parallelo, dove il premio va alla curiosità e alla capacità di lasciarsi sorprendere. A Locarno, in agosto, è un invito che molti hanno già raccolto.