Solidarietà

Il «mistero» della bellezza del cinema svelato ai bambini

La scrittrice Elena Ruggieri ha intrattenuto i piccoli spettatori della rassegna locarnese attraverso una narrazione semplice e buffa
Mattia Sacchi
04.08.2022 06:00

Mentre l’attenzione generale era rivolta alla cerimonia di apertura alla Magistrale, i primi a inaugurare la 75.esima edizione del Locarno Film Festival sono stati i bambini, intrattenuti in piazza Sant’Antonio dalla scrittrice Elena Ruggieri, autrice di Mistero in Piazza Grande a Locarno (Fontana Edizioni). Attraverso una narrazione semplice e buffa, Ruggieri è stata capace cercata di trasmettere ai più piccoli l’importanza che tutti “gli attori” di questo Festival del Film possiedono, dando soprattutto valore ai film e agli spettatori. Protagoniste del racconto della scrittrice sono state una sedia gialla e una nera, «Cadre» e «Ghina», le quali incontreranno nella loro avventura tra i segreti della manifestazione un retroproiettore, un maxischermo bianco e il Pardo d’Oro. «L’idea è nata da una semplice domanda che mi ha fatto mio figlio sul Festival – racconta Ruggieri al Corriere del Ticino - Con questo progetto ho voluto non soltanto raccontare l’eccezionalità di un evento del genere, che ha una dimensione e un’importanza culturale internazionale, ma anche il legame con il territorio e i suoi abitanti, oltre a far comprendere come, dietro allo spettacolo in Piazza Grande, ci sia il lavoro di centinaia di persone che, con passione, curano ogni dettaglio: dall’allestimento del maxischermo al trasporto del retroproiettore. Cose a cui non pensiamo, ma tutt’altro che scontate». All’evento, a metà tra la presentazione di un libro e una pièce teatrale, hanno assistito una cinquantina di persone. Tra loro, molti erano come detto i bambini, i quali si sono lasciati coinvolgere dal mondo leopardato dell’autrice, un mondo fatto di suoni e dell’interazione con gli oggetti. «La speranza è che tanti giovani possano avvicinarsi al mondo della settima arte: alcuni di loro, grazie anche alle strutture che la stessa Locarno offre, possono ambire a diventare registi, attori o sceneggiatori. Ma anche se rimanessero “semplici” appassionati di cinema, andrebbe benissimo. Stiamo vivendo in un’epoca nella quale è fondamentale avere una certa apertura verso le tematiche sociali che la cultura può e deve affrontare». Ma il più bel Mistero in Piazza Grande a Locarno da raccontare è il fine ultimo del progetto: i proventi saranno infatti devoluti alla Fondazione per il bambino della Svizzera Italiana. «Volevamo portare un po’ di Festival in ospedale - ha detto Ruggieri - Al momento, a causa delle limitazioni dovute alla pandemia, non possiamo farlo. Ma il nostro pensiero è rivolto sempre a loro, presto andremo a trovarli: abbiamo tanti misteri e soprattutto tante cose meravigliose da scoprire insieme». Il Mistero, andato in scena ieri grazie alla sinergia tra la Pasticceria Marnin e la Pro Città Vecchia, con il sostegno di Locarno Kids, nelle prossime settimane sarà presentato alla Filanda di Mendrisio e a Lortobio di Gudo.

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