OtherMovie Lugano Film Festival 2023: si è conclusa la 12. edizione

La dodicesima edizione di OtherMovie Lugano Film Festival è stata archiviata domenica 30 aprile al cinema Lux art house di Massagno con un buon riscontro di pubblico, proposte artistiche e cinematografiche accolte positivamente, un rinnovato desiderio di incontrarsi e condividere, all’insegna del tema portante della manifestazione: la resilienza. È stato il festival delle storie forti, che ci hanno colpito, che ci hanno emozionato, che ci hanno fatto riflettere strappandoci un sorriso o una lacrima a seconda dei contesti. In totale, 46 i film presentati durante la settimana festivaliera. Storie forti che si rispecchiano anche nel palmarès.
Spagna, Belgio e Italia, Svizzera, Cambogia. Questi i Paesi che si sono aggiudicati i premi assegnati dalla giuria presieduta dalla regista ticinese Alessandra Gavin-Müller. A vincere nella sezione [S]guardo da vicino, dedicata ai cortometraggi di respiro internazionale, è stato Maldita. A Love song to Sarajevo. La pellicola dello spagnolo Raúl de la Fuente Calle, già premiata ai Goya Awards di quest’anno e che toccando sia il dramma della guerra nei Balcani sia più attuali discriminazioni di genere, è stata scelta per la forza della storia proposta, per l’approccio originale al tema del festival e per l’interessante drammaturgia degli archivi. Menzione speciale per Amoramar dello svizzero espatriato in Spagna Daniele Perez Valderrama: la giuria ha particolarmente apprezzata la ricerca audiovisiva effettuata dall’autore. Il concorso nazionale di corti OtherSwiss Short ha visto invece prevalere La visita di Maria Giménes Cavallo, premiato per la firma molto forte della regia, per la poetica, l’originalità nell’approccio al tema del festival ma anche dell’argomento trattato, ossia la morte. Per la sezione. L’incontro, concorso internazionale di lungometraggi, il riconoscimento come miglior film – assegnato tradizionalmente dalla direzione del Festival e non dalla giuria – è andato ad Amuka – Il risveglio dei contadini congolesi. Produzione belga-italiana di Antonio Spanò, per il toccante realismo della storia raccontata e la direzione fotografica di alto livello, apprezzati da un folto pubblico durante una serata dedicata alla cultura congolese svoltasi allo Studio Foce di Lugano. Infine, il premio per la miglior regia è andato al cortometraggio cambogiano Further and further away di Polen Ly, apprezzato per la sua poetica audiovisiva. Menzione speciale al corto maltese Beautiful Lie di Hristijan Kostovski.
Vincenti si sono rivelate alcune scelte effettuate per rispondere alle esigenze manifestate dal pubblico. Privilegiare le storie, su tutte. Oltre a quelle già annunciate, hanno toccato la platea – fra le altre – anche quella presentata durante la serata di apertura il 23 aprile scorso: l’anziana Lucy, unica transgender sopravvissuta al campo di concentramento nazista di Dachau che ha emozionato con la propria verve, come pure la storia di Francesca Cavalli, presentata nel film Tu non mi lascerai mai sola della nostra presidente di giuria come anche in una mostra andata in scena alla galleria art… on paper di Paradiso. Lo spazio ai dibattiti è stato ridotto rispetto agli anni precedenti, ma quelli che abbiamo mantenuto sono stati molto apprezzati. Uno su tutti: la tavola rotonda Jenisch, Sinti e Rom: Identità culturale e cambiamento dell’immagine, durante la quale abbiamo avuto l’onore di accogliere testimonianze di questa poco conosciuta realtà autoctona. Resilienza e resistenza alle discriminazioni, da un punto di vista nomade.
Di resilienza si è discusso anche durante la masterclass condotta da Milly Miljkovic al Centro professionale di Trevano, che ha suscitato l’interesse degli studenti e la soddisfazione degli organizzatori. Tra le novità dell’edizione, il gradito ritorno dopo tanti anni al Cinema Iride di Lugano, che si aggiunge così agli spazi storici Lux art house e Studio Foce, in una collaborazione che ci auguriamo di mantenere e approfondire.
Vincente si è dimostrata anche la volontà di favorire l’incontro, e con esso l’integrazione fra le varie culture – fin dalla nascita di OtherMovie nel 2012 una delle sue missioni principali –, con appositivi aperitivi, intramezzi musicali e altri momenti che hanno dimostrato il desiderio di tornare totalmente in presenza dopo i difficili anni pandemici. Pur garantendo un live streaming per tutte le nostre proposte, anche questo un retaggio ma positivo del Covid, l’edizione 2023 è stata quella dell’integrale ritorno in presenza. A tal proposito, sono state circa 700 le persone che hanno partecipato agli eventi dell’edizione. Un importante aumento rispetto all’anno scorso in un graduale ma deciso ritorno alle cifre pre-pandemiche, che con entusiasmo, e proposte ci auguriamo sempre di qualità, contiamo di consolidare ulteriormente nel 2024.
Il 21 maggio le pellicole premiate durante l’edizione appena conclusa saranno proiettate alla Casa Astra di Mendrisio, storico partner di OtherMovie.