Piazza Grande, chi entra e chi no: «Un rischio calcolato, ma non chiamatelo overbooking»

Guardare un film in Piazza Grande è una delle esperienze più suggestive del Locarno Film Festival. Non stupisce, dunque, che trovare posto - soprattutto nelle serate più attese - non sia sempre evidente. Ma quanto osservato ieri nella serata dedicata alla due volte premio Oscar Emma Thompson è qualcosa di meno comune. Numerosi spettatori, ha riportato inizialmente la RSI, sono stati costretti a restare fuori nonostante regolare biglietto, abbonamento, o accredito.
Perché? Da noi contattato, Mattia De-Sassi, direttore operativo del Festival, ha spiegato le ragioni del problema.
I fatti
«Un tempo», ci spiega il COO della kermesse, «tutte le sale del Festival di Locarno funzionavano senza prenotazione obbligatoria. Bastava presentarsi in anticipo e chi era sfortunato rimaneva fuori. Oggi solo la Piazza Grande ha mantenuto questa tradizione». Certo, ammette De-Sassi, «chi è accreditato e abbonato - oltre 5 mila persone - dovrebbe sempre avere accesso alle proiezioni. La grande sfida, però, è prevedere quante persone si presenteranno, dal momento che i numeri variano ogni sera. Per dare la possibilità a tutti di accedere a Piazza Grande, vendiamo anche biglietti ma non è facile capire esattamente quanti metterne in vendita. Ieri sono stati circa 2.500». Se, dunque, qualcuno è rimasto fuori, «è perché gli accreditati e abbonati erano quasi tutti i presenti, così come i nostri partner».
Un rischio calcolato
«Un po' di rischio», ci spiega De-Sassi, «si corre sempre. Normalmente funziona tutto correttamente. Altre, può succedere che invece le persone con diritto di accesso siano troppe. Siamo stati, in qualche modo, vittime del nostro successo». Un caso di overbooking, come quello fatto dalle compagnie aeree? Il direttore operativo del Locarno Film Festival contesta questa definizione. «No, definire così il processo sarebbe sbagliato». Nessuno deve restare a terra, chiarisce De-Sassi: «I posti al palazzetto Fevi sono garantiti per tutti. Semmai possiamo ancora migliorare la comunicazione: avremmo potuto comunicare con più decisione la necessità di presentarsi in anticipo o recarsi al Fevi in caso di tutto esaurito. Anche se sono d'accordo che, ovviamente, il biglietto per queste proiezioni sia acquistato con l'obiettivo di vivere l'esperienza di Piazza Grande...».
Stasera e futuro
E stasera? «Abbiamo deciso, oggi, di contattare tutti i detentori di abbonamento e accredito, chiedendo espressamente di arrivare in anticipo in Piazza Grande». Arrivare alle 20 per la proiezione delle 21.15 è un suggerimento, spiega De-Sassi «che diamo sempre, ma non tutti lo seguono».
Quanto avvenuto venerdì, tuttavia, spingerà gli organizzatori a qualche riflessione. Possibile che, in futuro, anche Piazza Grande diventi accessibile solo su prenotazione? «Per questa edizione, la formula non verrà cambiata. Ma stiamo facendo delle valutazioni: ci sono pro e contro. Gran parte del nostro pubblico apprezza molto la possibilità di decidere all'ultimo momento se partecipare o meno a una proiezione. Dall'altro lato, senza un sistema a riservazione, si possono presentare problemi come quello di ieri sera. Si rischia comunque, insomma, di scontentare qualcuno». Una decisione, insomma, arriverà più avanti: «Sono, queste, riflessioni che faremo in autunno, dopo aver stilato un bilancio di Locarno78».