Stars

Se l'amore che sboccia rischia di far finire il sogno

Il lungometraggio di produzione ticinese è diretto dall'esordiente Anna Spacio e interpretato da un gruppo di allievi della scuola di musica di Paolo Meneguzzi
© IMMAGINE
Antonio Mariotti
02.09.2023 06:00

Se c’è un regista-produttore che negli ultimi dieci anni ha saputo cogliere gli stimoli che provenivano dalla scena ticinese più popolare per trasformarli in film di successo a livello locale, questo è senz’altro Alberto Meroni. Con La Palmira: ul film (2013) e La Palmira: complotto nel Mendrisiotto (2015) ha portato sullo schermo un fenomeno di costume come la Compagnia Comica di Mendrisio; mentre con Frontaliers Disaster (2017) ha puntato su un format televisivo cult emancipandolo dallo schema degli sketch. Non è quindi un caso che anche dietro questo Stars: il successo a costo dell’amore ci sia lo stesso Meroni con la sua casa di produzione Inmagine. In questo caso però, alla fonte del progetto non c’è uno spettacolo già andato in scena, bensì un percorso di formazione che ha coinvolto una trentina di giovani allievi della PopMusic School di Paolo Meneguzzi (anche autore delle canzoni e coproduttore insieme alla RSI), il cui impegno viene ora premiato con la realizzazione del film diretto dall’esordiente Anna Spacio e sceneggiato da Fernando Coratelli.

Fragile equilibrio

La storia narrata fa parte di quel filone legato all’estrema competizione che permea il mondo giovanile (al recente Festival di Locarno si è visto ad esempio La voie royale di Frédéric Mermoud ambientato in un liceo d’élite). Un genere che per ingranare necessita spesso della presenza di un «corpo estraneo», ovvero di un nuovo venuto capace con la sua personalità di sconvolgere i fragili equilibri di una realtà governata da regole strettissime. In questo caso l’intruso è Damiano (Damiano Morisoli), musicista dallo spirito ribelle che si fa subito notare per la sua indisciplina quando sbarca nella scuola-prigione diretta dall’inflessibile Romana Allevi (Cristina Donadio). Come si può intuire fin da subito, Damiano infrangerà anche la regola fondamentale di questa School of Stars: quella che proibisce qualsiasi rapporto (anche platonico) tra ragazze e ragazzi. La dolce Lisa (Lisa Pires Lima) fa subito breccia nel cuore del bel Damiano e, nonostante siano entrambi coscienti del rischio che corrono (l’espulsione immediata), a un certo punto scocca il bacio assassino e - visto che all’interno dell’istituto tutti sanno sempre tutto di tutti - l’idillio non potrà rimanere segreto. Senza contare che incombe il Contest finale che può regalare la fama alla band vincitrice.

Tra gelosia (molta) e solidarietà (poca), a livello di contenuti nulla o quasi che esula dal classico schema portato al successo da film come Saranno famosi (1980) dunque. Dal punto di vista tecnico, Stars è ineccepibile, grazie al buon lavoro di un gruppo di giovani tecnici nostrani (si nota in particolare la fotografia di Giacomo Jäggli), mentre il test più delicato, quello della recitazione viene quasi sempre superato con dignità. E ciò nonostante il fatto che spesso i giovani attori debbano affrontare dialoghi non certo semplici dal punto di vista emotivo e delle sfumature.