Tom e la missione possibile di trovarsi un degno successore

Capello lungo sulla nuca, vistosi occhiali da sole, l’arrivo di Tom Cruise sul tappeto rosso di Cannes ha come sempre scatenato il delirio dei fans ai quali il divo hollywoodiano (62 anni) non ha negato nemmeno gli autografi. Dopo l’apoteosi del 2022, con il ritorno (dopo 36 anni) nei panni di Pete Mitchell, il protagonista di Top Gun Maverick, condito da una Palma d’oro alla carriera (più che meritata) e da un’esibizione della pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare francese (francamente eccessiva), i toni erano meno trionfalistici anche perché Cruise è tornato sulla Croisette per suggellare quasi certamente un addio.
L’addio al personaggio di Ethan Hunt, il protagonista del ciclo Mission Impossible, che Cruise ha finora interpretato per otto volte. E a Cannes si è visto per l’appunto l’ottavo episodio TheFinal Reckoning che uscirà anche nelle nostre sale tra sei giorni.
Ethan Hunt segna la carriera, ma anche la vita, di Tom Cruise sin dal lontano 1996, da quasi trent’anni, quasi metà della sua esistenza. Mission Impossible si può quindi considerare la creatura cinematografica dell’attore che, oltre a controllarne ogni dettaglio, si è impegnato in maniera sempre più determinante anche come produttore. Ethan Hunt è una sorta di James Bond che va di fretta, perché ha sempre troppo poco tempo per compiere la propria «missione impossibile», ovvero salvare il mondo (nell’ultimo episodio da un complotto ordito dall’IA).
E visto che va di fretta ha bisogno di compiere ogni volta tutta una serie di spericolate (e spesso pericolose) acrobazie che Cruise ha da subito scelto di compiere tutte in prima persona, senza farsi rimpiazzare da controfigure. Una scelta grazie alla quale si è letteralmente cucito il personaggio addosso, tanto che il marchio Mission Impossible (che si ispira a una serie televisiva degli anni Sessanta) è caratterizzato dal fatto, contrariamente a quanto accaduto con James Bond, di basarsi sempre sullo stesso protagonista coinvolgendo però sempre registi diversi e possibilmente di grande fama, in modo che ogni episodio presenti uno stile diverso. Guarda caso, i primi tre episodi sono diretti da Brian De Palma, John Woo e J.J. Abrams, poi le cose sono un po’ cambiate.
Ora, Tom Cruise, per non abbassare il livello delle sue performance acrobatiche manderà in prepensionamento Ethan Hunt? Il titolo (The Final Reckoning) tenderebbe a confermarlo, ma chissà se il vecchio Tom non sia piuttosto alla ricerca di un giovane successore per sostituirlo? Nessuno si stupirebbe allora se tra qualche anno non torni sulla Croisette per presentare un Mission Impossible 9 tutto da scoprire. Ad iniziare dal protagonista.