Città del Messico nel Giorno dei Morti

Città del Messico, è il Giorno dei Morti. Piazza della Costituzione, anche chiamata popolarmente «el Zócalo», si riempie di altari coloratissimi con offerte ai defunti, ognuno punteggiato di fiori colorati e candele. Come succede in varie piazze del centro e come, in realtà, succede in tutta la città e in tutto il Paese (guarda il video allegato a quest’articolo).
Fuso con le feste cattoliche, il Giorno dei Morti è una delle tradizioni più radicate in Messico, celebrata da milioni di persone, dagli indiani Maya—nelle aree tropicali a sud—ai professionisti urbani della capitale. Le origini risalgono all’epoca precolombiana e la leggenda vuole che i cari ricordati dai vivi tornino sulla terra un giorno all’anno per visitare le loro famiglie. In quest’occasione, sono preparati cibi e bevande collocati su altari colorati dedicati alle loro vite, spesso e volentieri accompagnate da ritratti e fotografie di chi non c’è più. Un particolare tipo di fiore, poi, adorna ogni angolo: sono i «Cempasuchil», i quali avrebbero il compito di guidare le anime verso i cibi e le bevande che erano state apprezzate quando le persone ricordate erano ancora in vita.
Durante questo periodo dell’anno, di solito, la capitale messicana è invasa da turisti provenienti da tutto il mondo, accorsi per assistere a una delle celebrazioni più colorate del paese.
«La paura della morte esiste in tutte le culture e vedere come la celebrano qui è qualcosa che manda in frantumi le tue credenze e tutto ciò che hai conosciuto durante la tua vita», ha detto il turista colombiano Miguel Torres all’agenzia Reuters.
Oggi, l’usanza del «Dia de los Muertos»—che fra l’altro è riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) dal 2008—è osservata da comunità cattoliche in tutto il mondo, e da Manila al Messico si celebra la festa che riunisce i vivi con i morti l’1 e il 2 novembre.
In particolare, il 2 novembre, il «Dia de Muertos» o «Giorno delle Anime», intreccia le influenze spagnole con il culto degli antenati indigeni in Sud America, specialmente in luoghi con forti popolazioni indigene come in Messico, Guatemala, Perù, Bolivia ed Ecuador.