Clima impazzito: iguane ibernate e pipistrelli “bolliti”

Un temporale "estivo" in Ticino, la neve nel deserto del Sahara e coccodrilli bloccati nel ghiaccio in Carolina del Nord: le follie meteo di gennaio - FOTO e VIDEO
Red. Online
10.01.2018 15:48

WASHINGTON - Il 2018 sembra aver portato follie climatiche in tutto il mondo. Le stranezze non hanno colpito solo il Ticino dunque, che martedì è stato colpito da una grandinata "estiva" proprio all'inizio di gennaio. Le temperature anomale stanno interessando tutto il globo, con casi emblematici come la spettacolare nevicata nel deserto del Sahara avvenuta negli scorsi giorni (Vedi Suggeriti). Neve e gelo stanno stritolando gli Usa già da fine dicembre, con suggestive immagini di una New York innevata che rimbalzano sui social. Sempre sui vari Facebook, Twitter e Instagram giungono invece foto di animali messi a dura prova dalle particolari condizioni meteo: in Florida le iguane cadono dagli alberi letteralmente ibernate per il troppo freddo, a Raleigh, in Carolina del Nord, un cittadino ha diffuso un filmato che mostra coccodrilli bloccati, con il muso fuori dall'acqua, in laghi ghiacciati (nel video più in basso). In queste ore sta facendo il giro del web la strage delle "volpi volanti", specie di pipistrelli dalla pelliccia rossastra, che cadono dal cielo "bollite" dall'ondata di caldo abbattutasi sull'Australia, dove le temperature hanno superato i 47 gradi centigradi.

La "femminizzazione" delle tartarughe

Il cambiamento climatico sta "femminizzando" le tartarughe verdi della Grande barriera corallina australiana. Il sesso della tartaruga, infatti, è determinato dalla temperatura di incubazione delle uova: in condizioni più calde nascono più femmine.

Questo impatto del riscaldamento globale è stato preso in esame da uno studio condotto dall'agenzia americana per la meteorologia e il clima Noaa insieme all'università della California e al Fondo australiano per la natura: gli esperti hanno analizzato due popolazioni di tartarughe marine e hanno lanciato l'allarme: "c'è il rischio di una completa femminizzazione".

La popolazione di tartarughe verdi che vive più a Sud nella Grande barriera corallina registra tra il 65 e il 69% di esemplari femmine. In quella che vive più a Nord, in un ambiente più caldo, le femmine rappresentano il 99,1% degli esemplari giovani, il 99,8% dei subadulti e l'86,8% degli adulti.

"La combinazione dei nostri risultati con i dati sulla temperatura - si legge nello studio pubblicato sulla rivista Current Biology - mostra che le colonie di tartarughe verdi della Grande barriera corallina settentrionale stanno dando alla luce principalmente femmine da oltre due decenni, e che la completa femminizzazione di questa popolazione è possibile in un prossimo futuro".

In questo articolo: