Colpo di scena agli Oscar: il miglior film è «Green Book»

LOS ANGELES (aggiornata alle 10.33) - Colpo di scena agli Oscar. «Green Book» ha vinto l’Oscar per il miglior film, non era fra i favoriti ma questa storia di un’amicizia fra un afroamericano e un italoamericano in qualche modo era in linea con il mood - lo spirito - della serata, con discorsi tutti all’insegna dell’amicizia e della fratellanza fra gente diversa ma uguale. «Amore uno per l’altro a dispetto delle differenze - è questo il messaggio del film secondo il regista, Peter Farrell - non risarebbe stato questo film senza amore, senza Viggo Mortensen e senza Marsala Ali». Il regista poi ha ringraziato la sorella «mancata prima di iniziare le riprese ma sempre al mio fianco». Il film ha vinto anche l'Oscar per il miglior attore non protagonista con Mahershala Ali.
Una storia vera
«Green Book» è la storia vera dell'amicizia, durata tutta la vita, nata nel 1962 fra un virtuoso afroamericano del pianoforte, Don Shirley (Ali) e il buttafuori italo americano Tony Vallelonga (Viggo Mortensen), ingaggiato dal musicista per fargli da autista e «risolviguai» durante un tour negli Stati americani del sud, dove il razzismo era ancora profondamente radicato. Nello schema narrativo è un «buddy movie», che vede cioè due personaggi, apparentemente lontanissimi tra loro ma che - una volta messi insieme - impareranno a superare le reciproche differenze scoprendosi alla fine amici. «Green Book non ti dice cosa devi pensare, ascoltare o vedere. Secondo me è un invito a fare un viaggio, a ridere, a piangere e se vuoi forse a riflettere sui limiti delle prime impressioni. Non è una lezione forzata, è una bella storia condivisa del passato che può aiutarci a capire il presente», ha detto ancora Viggo Mortensen, capace di interpretare la lingua ibrida parlata dagli italoamericani come Vallelonga. L'attore newyorchese di origini danesi pensa che «queste storie ti permettano di conoscere un po' di più chi è diverso da te; sono molto importanti in questo momento perché si vede in giro tantissima misoginia».
La trama del film vincitore
«Green Book» è basato sulla sceneggiatura scritta dall'attore Nick Vallelonga (figlio di Tony, morto nel 2013, come Shirley) con Brian Currie e il regista Peter Farrelly, uno dei re della commedia USA in coppia con il fratello Bobby, qui al primo film da solo e alle prese con un genere diverso, la dramedy. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, padre dei famiglia del Bronx, molto innamorato della pazientissima moglie Dolores (Linda Cardellini) si mantiene con lavoretti e scommesse.Risoluto e affabulatore, quando il club dove lavora viene momentaneamente chiuso, accetta di lavorare per Don Shirley, raffinato e riservato pianista che vive in un lussuoso appartamento al primo piano della Carnegie Hall. Il musicista ha bisogno di un uomo come Tony per risolvere eventuali problemi legati al doversi spostare in stati fortemente razzisti e infatti gli ostacoli e le situazioni rischiose non mancheranno. Tra i due uomini, però nei lunghi spostamenti in macchina, nasce una reciproca comprensione e voglia di conoscenza.
Il capitombolo di Rami Malek
Dopo aver ritirato il premio quale miglior attore nei panni del mitico Freddie Mercury in «Bohemian Rhapsody», Rami Malek dopo aver ritirato la statuetta dell’Oscar è incappato in un capitombolo a ridosso del palco. Alcuni addetti sono intervenuti per soccorrerlo e l’attore non avrebbe subito conseguenze fisiche di rilievo. In quel momento, le telecamere erano rivolte altrove e quindi non vi sono immagini in movimento dell’incidente di cui è stato protagonista Malek.
Tutti i premiati
Miglior regia ad Alfonso Cuarón per «Roma»
Miglior attore protagonista a Rami Malek in «Bohemian Rhapsody»
Miglior attrice protagonista a Olivia Colman in «La Favorita»
Miglior attrice non protagonista Regina King in «Se la strada potesse parlare»
Miglior attore non protagonista a Mahershala Ali in «Green Book»
Miglior film straniero «Roma» di Alfonso Cuarón
Miglior sceneggiatura non originale a Spike Lee, Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott per «BlaKkKlansman»
Miglior sceneggiatura originale a Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly per il film «Green Book»
Miglior cortometraggio d'animazione a «Bao» di Domee Shi e Becky Neiman-Cobb
Miglior cortometraggio a «Skin» di Guy Nattiv e Jaime Ray Newman
Miglior cortometraggio documentario a «Period. End of sentence» di Rayka Zehtabchi e Melissa Berton
Miglior documentario a Elizabeth Chai Vesarhelyi e Jimmy Chin per «Free Solo»
Miglior trucco e acconciatura a Greg Cannon, Kate Biscoe e Paricia Dahaney-Le May per il film «Vice - L'uomo nell'ombra»
Migliori costumi a Ruth E. Carter per il film «Black Panther»
Miglior montaggio sonoro a John Warhurst e Nina Hartstone per il film «Bohemian Rhapsody»
Miglior sonoro a Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali per il film «Bohemian Rhapsody»
Migliori effetti speciali a «First Il Primo Uomo»
Miglior colonna sonora a Ludwing Goransson per il film «Black Panther»
Miglior canzone a «Shallow» di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt per il film «A Star Is Born»
Miglior montaggio a John Ottman per il film «Bohemian Rhapsody»
Miglior scenografia a Hannah Beachler e Bay Hard per il film «Black Panther»
Miglior fotografia ad Alfonso Cuarón per «Roma»
Miglior film d'animazione a «Spiderman: un nuovo universo»