Cent'anni fa

Corriera forza passaggio a livello, 6 morti e 13 feriti a Erba

Le notizie del 3 ottobre 1922
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
03.10.2022 06:00

Cronaca Cantonale
Da Sonvico

La Direzione dell’Asilo Infantile di Sonvico, con viva riconoscenza, rende onore alla memoria del fu Fassora Bernardo qm. Antonio da Sonvico, ivi decesso nella età di 82 anni circondato dall’affetto dei suoi parenti e dalla stima profonda della popolazione di Sonvico e di quanti lo conobbero. Fu per lungo periodo Sindaco del Comune di Sonvico, Presidente del Patriziato, Membro della Amministrazione dell’Asilo Infantile e della Ferrovia Lugano-Dino. Animo retto, pio, intelligente e benefico, cooperò alle migliori istituzioni e bramò ardentemente il progresso del paese. Dispose generosamente a favore dell’Asilo di Sonvico la cospicua somma di fr. 500. Alla desolata di lui famiglia presentiamo rinnovate condoglianze, sentite, ed esprimiamo tutta la perenne stima ad onore dell’indimenticabile fu Fassora Bernardo.

In Fascio
La Ferrovia del Monte Generoso ha con lodevole iniziativa deciso la continuazione delle regolari corse giornaliere Capolago-Vetta e ritorno sino alla fine del mese corrente. In seguito al prolungamento dell’esercizio della Ferrovia, anche l’Hotel Generoso Vetta rimarrà aperto sino a fine mese.

La Municipalità di Gentilino, a nome dei propri concittadini, si sente in dovere di pubblicamente ringraziare il Comitato degli scorsi festeggiamenti alla «Bora della Besa» per la cospicua somma di franchi 1000 che volle generosamente elargire a favore di questo Fondo pro Asilo.

Rivista Italiana

Una corriera automobile che fa servizio fra Lecco ed Erba domenica sera, giunta carica di gente ad un passaggio a livello a 200 m. da Erba, non avendo lo chauffeur avvertito che il passaggio era chiuso, proseguì spezzando la sbarra; in quel mentre sopraggiungeva a grande velocità un treno della Ferrovia Nord che investì in pieno la corriera, sfracellandola; l’urto fu spaventoso; il treno trascinò la corriera incastrata sul davanti della macchina per parecchi metri. Sul posto vennero raccolti sei morti e tredici feriti.

Il congresso socialista ha iniziato i suoi lavori con un duello oratorio fra Serrati e Modigliani sul tema dell’intransigenza e della collaborazione. Serrati, dopo un violento attacco ai collaborazionisti, ha insistito sulla necessità della scissione ed ha detto che tutti coloro che vogliono lavorare per la rivoluzione devono staccarsi dai collaborazionisti. Modigliani ha fatto le difese del collaborazionismo dichiarando che si collabora per l’interesse del proletariato. Nella seconda giornata hanno parlato i centristi contro la scissione. Baratono e Treves hanno parlato per l’unità del partito. La giornata si è chiusa al canto dell’Internazionale da parte dei massimalisti e dell’Inno dei lavoratori da parte dei collaborazionisti.