Proiezione

Da Lugano a Locarno, la danza portata sul grande schermo

Il PalaVideo di Muralto ospita alle 15.00 di venerdì 11 agosto la première di Dancing Free, il documentario che Elettra Fiumi ha realizzato in occasione della prima edizione di Lugano Dance Project
© Elettra Fiumi
Red. Online
11.08.2023 10:00

La relazione tra arte, corpo e movimento. Lugano che diventa la città della danza. E Locarno che ne ospita i frutti sul grande schermo. Il PalaVideo di Muralto ospita alle 15.00 di venerdì 11 agosto la première di Dancing Free, il documentario che la cineasta Elettra Fiumi ha realizzato in occasione della prima edizione di Lugano Dance Project, festival della danza contemporanea creato dal LAC e svoltosi nel mese di maggio 2022. Un progetto ispirato dall’intuizione nata in Ticino negli anni Dieci del Novecento grazie all’esperienza del Monte Verità, laboratorio di arti fiorito ad Ascona, dove il danzatore e coreografo Rudolf von Laban sperimentò le sue pratiche per poi diffonderle in tutto il mondo.

Prodotto da Fiumi Studios in coproduzione con Franklin University Switzerland, Manitou Fund e LAC Lugano Arte e Cultura, Dancing Free documenta il percorso delle artiste commissionate dal LAC per la prima edizione del festival. Dotate una visione artistica unica e personale, la canadese Virginie Brunelle, l’anglo-americana Annie Hanauer e la svizzera Lea Moro si sono fatte ispirare dalle esperienze utopiche del Monte Verità. Interrogandosi sul concetto di «mondo ideale» nella loro vita artistica e privata, le tre artiste si sono scoperte «leader potenti e visionarie» ma anche personalità fragili e vulnerabili. Proprio questo ha cercato di cogliere Elettra Fiumi nel suo secondo lungometraggio: «Ho lottato per arrivare più vicino possibile alla loro intimità. Si tratta di tre artiste con tre sguardi e performance molto diverse, il cui processo creativo ha pure preso strade differenti. Alla ricerca dell'utopia, fil rouge e fonte di ispirazione del festival».

Tre donne che con la danza indagano sulla relazione tra arte, corpo e movimento, e una quarta che ne racconta il processo creativo sul grande schermo. «L'apice di 33 giorni di riprese in cinque città diverse è proprio la creatività che prende forma – spiega Fiumi –. Sono entrata nel passato del Monte Verità e ho cercato di leggerlo con un'ottica contemporanea. Ho avuto l’onore di avere una squadra fortissima e determinata che ha potuto cogliere i momenti fuggenti delle tre protagoniste. La fase di montaggio ha rappresentato una sfida enorme: tessere tre storie cercando un’equilibrio tra le personalità, il loro mondo e lo show». Il risultato finale presentato al PalaVideo di Muralto è «anche la forma finale» del processo creativo della regista.

Dancing Free è pure un omaggio a quella che Elettra Fiumi considera la sua «nuova casa» dopo il trasferimento, cinque anni fa, a Lugano da New York. «Un apprezzamento al territorio, ma anche la condivisione di uno sguardo femminile da punti di vista molto diversi».

La proiezione di Dancing Free anticipa la seconda edizione di Lugano Dance Project, nuovamente curata da Michel Gagnon e Carmelo Rifici insieme a Lorenzo Conti, che indagherà il binomio corpo e architettura e si svolgerà dal 12 al 16 giugno 2024.

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