Media tech day

Da Mentana ai Premi Möbius

Buon successo di pubblico per l’edizione 2019 del Media Tech Day che si è tenuto sabato all’USI a Lugano
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Red. Cultura&spettacoli
20.10.2019 20:02

Buon successo di pubblico per l’edizione 2019 del Media Tech Day che si è tenuto sabato all’USI a Lugano. Il momento clou della manifestazione - organizzata da Dipartimento delle finanze e RSI in collaborazione con USI e Fondazione Möbius - è stata la lezione di giornalismo di Enrico Mentana, direttore del tg di La7 e fondatore del portale di notizie online Open. Diversi i relatori di spicco - per esempio il direttore di SSR Gilles Marchand - per l’evento rivolto soprattutto agli addetti ai lavori e dedicato alla rivoluzione digitale.

La ventitreesima edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano si è dal canto suo conclusa con la proclamazione dei vincitori. Il Grand Prix Möbius Editoria Mutante è andato a Magister by Cose Belle d’Italia Media Entertainment, scelto - come si spiega nella motivazione - «per la qualità della presentazione e della proposta esperienziale data all’utente. La giuria ha valutato positivamente anche la chiara distinzione dei diversi format utilizzati e l’attenzione al collegamento fra gli elementi virtuali dell’esposizione e le opere e la personalità dell’autore». A SkipsoLabs è invece andato il Grand Prix Möbius Suisse, perché, è stato spiegato, «coglie la complessità dei tempi moderni, incrociando l’emergenza di nuovi bisogni con proposte provenienti da soggetti non scontati e innovativi. Il tutto senza confini geografici.». Premiato poi dal pubblico presente in sala LogoGrab. Il Möbius Giovani per la comunicazione virale dell’opera del pittore Mario Comensoli è andato infine a Letizia Pesce, per il video Comensoli è/ist/est.
La competizione si è svolta nel quadro della due giorni tenutasi quest’anno all’interno del Media Tech Day e che ha esplorato il tema del rapporto tra la nostra memoria e il mondo digitale. Sono stati riproposti anche i tradizionali appuntamenti, come la rassegna sull’«Anno digitale 2019 in sintesi» curata da Gino Roncaglia, l ‘introduzione al concetto di editoria mutante, a firma di Gualtiero Carraro, e il simposio «Digitale e memoria», con la partecipazione di Derrick de Kerckhove, Nicla Borioli, Mauro Dell’Ambrogio, Gabriele Balbi e Sarah-Haye Aziz.

Particolare interesse ha suscitato il MöbiusLab Giovani, con la partecipazione di oltre sessanta studenti del Liceo 1 di Lugano che, sotto la guida di Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani, hanno dibattuto sui rapporti tra digitale e memoria. Un progetto voluto dalla Fondazione Möbius e accolto dalla direttrice del Liceo, Valeria Doratiotto Prinsi, e dal professor Tiziano Moretti, docente di Filosofia e Geografia. Gli studenti si sono confrontati, tra l’altro, sulla necessità di un lavoro di mediazione tra l’individuo e l’accesso all’enorme archivio culturale rappresentato dal digitale. Dal dibattito sono emerse tre considerazioni. La prima è che la tecnologia digitale può essere di aiuto o di ostacolo alla memoria, in funzione della consapevolezza dell’utente; la seconda è che il rapporto tra digitale e memoria non è scontato e richiede un’operazione continua di mediazione; la terza è che quando tale lavoro di mediazione è svolto dalla scuola, i giovani sanno ritrovare un pensiero critico personale che è risorsa per affrontare il futuro.

Per il direttore della Fondazione Möbius Lugano, Alessio Petralli «si è trattato di un’edizione di sperimentazione per il Premio Möbius, grazie alla collaborazione con il Media Tech Day e al nuovo progetto MöbiusLab Giovani». Petralli parla di «un processo di rinnovamento che ci ha permesso di espandere la portata dell’attività della Fondazione, intavolando un dialogo con quei giovani che nel mondo digitale sono nati».