Cent'anni fa

Da Milano un paio di notizie di cronaca nera

Le notizie del 16 gennaio 1923
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
16.01.2023 06:00

Rivista Italiana
Il Consiglio dei Ministri si è occupato della situazione internazionale. Mussolini ha negato l’esistenza di un progetto italiano per un blocco antinglese; l’Italia ha invece consigliato la Francia a limitare il carattere militare dell’occupazione della Ruhr. Il governo italiano, ha detto Mussolini, pensa che c’è possibilità di un accordo e lavora in questo senso. Il Consiglio dei ministri ha creato un vice commissario generale dell’emigrazione.

Un pietoso dramma è avvenuto nel pomeriggio di domenica nel Parco di Milano. Un giovane dall’aspetto operaio ha avvicinato una signora e dopo averle rivolte alcune parole sconclusionate le strappava la borsetta di mano e si dava alla fuga. In seguito attraverso i viali del Parco il giovane venne improvvisamente colpito da un colpo di rivoltella partito da uno degli inseguitori. Il giovane stramazzò a terra morto. Nella perquisizione operata sul suo cadavere vennero trovate carte e un libro di note dalle quali il giovane risultava incensurato. Era un giovane operaio veneto, venuto a Milano; consumati i pochi quattrini era rimasto senza lavoro e senza alloggio. Non mangiava da due giorni, la miseria l’aveva spinto all’insano tentativo che gli aveva procurato la morte.

Domani alla Scala avrà luogo la prima del «Cristoforo Colombo».

Il monumento al fante che ha suscitato tante e sì vivaci polemiche non si farà più e ciò per ordine di Mussolini.

È stata arrestata a Milano un’abilissima truffatrice salita rapidamente da dattilografa a milionaria. Si tratta di certa Maria Quaglia d’anni 35. Da modesta dattilografa datasi al commercio delle materie coloranti, era salita a una posizione commerciale cospicua e a una ricchezza invidiabile. Con un ingegnoso sistema la Quaglia era riuscita a truffare le Dogane per oltre un milione di lire. La Quaglia aveva un proprio agente a Chiasso contro il quale l’autorità di polizia procede.

Lugano - In Fascio
Silvagni Giulio, manovale, di Viganello, è stato uno dei più coraggiosi che cooperarono al salvataggio del ragazzo Cavallini, gettatosi nel Cassarate in un momento di delirio provocato dalla febbre. Abbiamo dato giorni sono il nome degli altri premiati per questo atto di coraggio e siamo lieti oggi di poter mettere al primo posto questo modesto operaio che col pericolo della propria vita trasse a salvamento il Cavallini. La Fondazione Carnegie ricompensò il Silvagni con una grande medaglia in bronzo, con un diploma d’onore e con fr. 50.

Mario Oldrati, uno dei principali responsabili dei furti commessi lo scorso anno a danno della ditta Primavesi Eredi fu Davide, in via Pessina, è stato consegnato alla nostra polizia dalle autorità di Zurigo. L’Oldrati arriva proprio a tempo per passare sotto processo, unitamente ai suoi complici, in una delle prossime settimane.