Dago a Marignano ora anche in fascicolo

In allegato al Corriere del Ticino di oggi, sabato 12 settembre (cartaceo e digitale), l'avventura del Giannizzero Nero che per tutto agosto ha accompagnato i lettori del CdT
Red. Online
12.09.2015 02:00

MUZZANO - Domenica 13 settembre a San Giuliano Milanese si ricorderà il cinquecentenario della "Battaglia dei Giganti" fra svizzeri e francesi. Per l'occasione sarà presente anche la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, perché la ricorrenza è di quelle importanti. Sebbene non tutti gli storici siano concordi, la battaglia di Marignano è infatti simbolica di quel che la Svizzera diverrà negli anni successivi. Lo scontro fu cruento, sul campo periroro oltre 10.000 soldati elvetici e 6.000 francesi. Fu il condottiero Gian Giacomo Trivulzio a definirla "Battaglia dei Giganti", rendendo un inusuale onore agli svizzeri sconfitti e mettendoli sullo stesso piano dei vincitore. Disse anche: "Gli altri 18 scontri a cui presi parte, in confronto a questo, non erano altro che battaglie fanciullesche".

Marignano è quindi nell'immaginario collettivo la pietra miliare della neutralità elvetica, tanto che quest'anno il pesce d'aprile della Tages Anzeiger suscitò un certo clamore, perfino rabbia, tra la popolazione: il giornale aveva affermato che erano stati scoperti nuovi documenti che retrodatavano la battaglia al 1513, rendendo così il cinquecentenario cosa di due anni orsono. Era uno scherzo, e l'occasione per ricordare uno dei momenti nevralgici della storia svizzera non è venuta a mancare.

Da parte nostra, abbiamo deciso di festeggiare la ricorrenza tramite la narrazione, più precisamente il fumetto, con 48 tavole di Dago scritte e disegnate apposta per noi dal creatore Robin Wood e da Carlos Gomez, che da quasi vent'anni illustra le avventure del 'Giannizzero Nero', coadiuvato in quest'occasione dalle chine di David Trejada e dagli acquarelli di Beniamino Delvecchio. Dago, uno dei fumetti più celebri in Italia, in Svizzera c'era già stato, in una manciata di storie ambientate durante gli anni di Calvino e Zwingli che lo avevano visto anche risalire il Ticino, con soste a Lugano e a Locarno, fra gli altri. Ora questa nuova avventura esclusiva, grazie all'intesa con la Uchronia Edizioni di Fabio Romiti e alla traduzione dei testi curata da Giacomo Mattia Schmitt.

Dago ha tenuto compagnia ai nostri lettori per tutto agosto, con due tavole al giorno, e adesso l'arco narrativo sarà raccolto in un fascicolo unico, in allegato all'edizione di oggi, sabato 12 settembre, del Corriere del Ticino, sia nella sua forma cartacea che in quella digitale.

Con Dago, la nostra ambizione era essenzialmente quella di incuriosire e stabilire l'interesse, suscitando anche qualche emozione. Contribuendo così, in modo originale, a ravvivare la memoria collettiva intorno a una stagione storica di cui, nel bene e nel male, siamo tutti eredi. Per farlo abbiamo scelto il Giannizzero Nero e quello che sa fare meglio: raccontare i grandi momenti storici e farceli vivere non solo attraverso gli occhi dei potenti, ma anche quelli degli umili, degli ultimi, di coloro che queste vicende le hanno vissute sulla propria pelle – che lo volessero o meno – tramite le loro piccole e fondamentali storie, capaci di trasportarci per qualche minuto proprio là, a Marignano, a vivere la Svizzera nel suo farsi.