«Diamine!», si va in scena sulle rive del Verbano

«Il teatro è il nutrimento della fantasia». E Diamine!, la nuova produzione della Compagnia Maria Cassi in collaborazione con il Teatro del Sale di Firenze ce lo ricorda con fermezza ed entusiasmo, come suggerisce il titolo stesso che riprende una tipica espressione toscana. Lo spettacolo andato in scena giovedì sera al Teatro di Locarno, dunque, non poteva essere augurio migliore per salutare l’inizio della nuova stagione, che scatterà ufficialmente il 2 e 3 dicembre (vedi sotto), e il ritorno del pubblico in sala dopo due anni di «pausa forzata» a causa della pandemia.
Proposto a margine dell’assemblea annuale dell’Associazione amici del Teatro di Locarno, Diamine! ha conquistato sin dai primi minuti i molti spettatori presenti, con ironia e leggerezza, sulle note de Il carnevale degli animali di Charles Camille Saint-Saëns – del quale il 16 dicembre ricorreranno i 100 anni dalla morte – rielaborate liberamente da Maria Cassi riunendo in scena anche lo storico duo Aringa e Verdurini.

Accompagnata al pianoforte da Leonardo Brizzi e al contrabbasso da Nino Pellegrini, l’istrionica attrice comica e cantante toscana ha rievocato i quadri della «Grande fantasia zoologica» arricchendoli con racconti e sketch, alternati a momenti lirici e scene surreali, con incursioni anche in altri generi musicali: dal jazz al blues, dal pop dei Beatles (con Yesterday) allo swing di Renato Carosone (con Tu vuò fà l’americano), dal tango di Carlos Gardel (Por una cabeza) al rock latino di Santana (Oye como va), fino alle canzoni per bambini come Nella vecchia fattoria, passando dalle filastrocche Fra’ Martino campanaro e Tre civette sul comò.

Non sono poi mancati alcuni omaggi, come l’imitazione del più famoso duo comico della storia del cinema Stanlio e Ollio, e scherzosi richiami alla sua terra e ai modi di fare dei fiorentini. Il tutto scandito, come detto, con ironia e intelligenza, tra grasse risate e il ripetuto applauso del pubblico, talmente coinvolto da battere le mani a tempo anche durante alcuni brani.
Con una mimica facciale sorprendente e una gestualità giocosamente irriverente – fra i suoi maestri, ricordiamo, Jacques Lecoq, Pierre Byland e Jacques Tati –, Maria Cassi si è confermata ancora una volta maestra dell’arte del far ridere, ribadendo il grande amore per il teatro e per la musica. «Ho voluto essere un po’ intima con voi, perché poi il teatro è intimità», ha confidato al pubblico tra le battute finali, concludendo lo spettacolo con l’esclamazione: «Evviva il teatro! Evviva chi lo va a vedere».
Il cartellone del Teatro di Locarno
Maria Cassi – che ha girato tutto il mondo con le sue opere teatrali, a partire dallo spettacolo Crepapelle con cui ha spopolato a Parigi – è la prima di una serie di «bravissimi artigiani di teatro» che durante la nuova stagione calcheranno il palcoscenico locarnese, come ha sottolineato il direttore artistico Paolo Crivellaro presentando il cartellone 2021/2022 che, come detto, prenderà il via ufficialmente il 2 e il 3 dicembre. Il primo spettacolo in cartellone è Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo per la regia di Roberto Andò. Seguiranno nel nuovo anno Balasso fa Ruzzante - Amori disperati in tempo di guerre di e con Natalino Balasso (15 e 16 gennaio); A spasso con Daisy di Alfred Uhry con Milena Vukotic (29 e 30 gennaio); Que serà di Roberta Skerl per la regia di Paolo Triestino (10 e 11 febbraio); Dove inizia la notte di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon (22 e 23 marzo); Il silenzio grande di Maurizio de Giovanni diretto da Alessandro Gassmann (31 marzo e 1. aprile); Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Simon Stephens tratto dal romanzo di Mark Haddon per la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani (8 e 9 aprile); Alle 5 da me di Pierre Chesnot, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero (27 e 28 aprile). La stagione si concluderà il 12 e il 13 maggio con Anima Mundi di e con Lucilla Giagnoni incentrato sulla figura di Giacomo Leopardi.
«È un piacere per noi, ma penso anche per voi, rivederci di persona qui a teatro», ha affermato il presidente dell’Associazione amici del Teatro di Locarno, Diego Erba all’inizio dell’assemblea di giovedì sera (cfr. Corriere del Ticino di sabato 13 novembre, pag. 15). «Speriamo, quindi, che questo rivederci non sia un fatto isolato, ma che ci possa accompagnare durante i prossimi mesi, dandoci la possibilità di condividere spettacoli ed emozioni che solo qui, in questa sala, possiamo sperimentare e apprezzare».
Programma sempre aggiornato e prevendita biglietti su www.teatrodilocarno.ch.